Due militari della Guardia Nazionale arrivati a Washington per garantire la sicurezza dell'Inauguration Day sono stati rimossi dopo essere risultati legati a gruppi e milizie dell'estrema destra. Tutti e 25 mila i soldati che stanno man mano arrivando nella capitale federale sono sottoposti a severi controlli da parte degli uomini dell'Fbi, per verificare il loro passato e se siano al centro di frequentazioni considerate pericolose.
Una rimozione solo precauzionale ma dalla quale ci fa l'idea di come Washington si stia preparando all'insediamento di Joe Biden: una cerimonia senza precedenti: la prima in epoca pandemica, che alla folla sostituirà bandiere a rappresentare le vittime del coronavirus. E soprattutto, dopo i fatti del 6 gennaio, con un massiccio dispositivo di sicurezza. Senza precedenti anche l'assenza del presidente uscente: Donald Trump affiderà il suo addio ad un video già registrato nella serata di ieri e che dovrebbe essere diffuso nelle prossime ore. Niente discorso di commiato in diretta tv e in prima serata, dunque, come è sempre accaduto con i predecessori nell'era televisiva. Persino il dimissionario Richard Nixon, travolto dallo scandalo del Watergate, si congedò in diretta tv dalla nazione.
E mentre Washington blindata si prepara all'insediamento di Biden, il presidente uscente lancia una ennesima sfida, revocando il divieto di ingresso negli Stati Uniti, causa Covid, per i viaggiatori provenienti dall'area Schengen, dalla Gran Bretagna, dal Brasile e da altri Paesi. Immediata la risposta su twitter della futura portavoce di Biden : la nuova amministrazione "non toglierà le restrizioni Covid esistenti per i viaggiatori provenienti dall'estero". Ma le divisioni presenti vanno al di là della politica. Ed è sulla tenuta sociale che punterà il neo-presidente Joe Biden, con un tema scelto non a caso: America United.