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Zelensky dai leader Ue, pressing sui jet. Meloni attacca Macron, inopportuno l'incontro a Parigi

La corrispondenza da Bruxelles del giornalista de La Presse

9 feb 2023
Zelensky e MeloniLa corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse
La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

Accoglienza in grande stile per il presidente Zelensky a Bruxelles. Al suo arrivo, il presidente ucraino, atterrato stamane nella capitale delle istituzioni europee assieme al presidente francese Emmanuel Macron, è stato accolto dal numero Uno della Commissione Ursula von der Leyen e del Consiglio europeo, Charles Michel. Poi l’ingresso al Parlamento europeo, riunito in una seduta straordinaria, accompagnato da una standing ovation. Nel suo intervento, la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, che ha definito la giornata storica, ha invitato gli Stati membri a “fornire sistemi a lungo raggio e i jet" da combattimento.

“L'Ucraina è l'Europa e il futuro della tua nazione è nell'Unione europea", ha rimarcato la presidente rivolgendosi al leader ucraino che ha rivolto un appello ai presidenti di Commissione e Consiglio europeo per far avviare i negoziati di adesione già entro quest’anno. E’ venuto a portare il suo ringraziamento Zelensky per tutto il sostegno Ue alla sua causa, ma chiede di più sugli aiuti militari. “Non posso permettermi di tornare in patria senza risultati”, ha detto in conferenza stampa, rivelando che sia a Londra che a Parigi sono state prese delle decisioni per arrivare all’invio dei jet da combattimenti, ma che servirà del tempo.

E proprio l’incontro di Parigi di ieri sera, tra il presidente Macron e il cancelliere tedesco Scholz, ha suscitato il disappunto della premier italiana Giorgia Meloni, che ha definito “inopportuno” l’invito del presidente francese. “Ci sono dei momenti in cui privilegiare la propria opinione politica interna rischia di andare a discapito della causa”, ha rimarcato la premier entrando al vertice Ue. “Non ho commenti da fare”, è stata la risposta a stretto giro dell’inquilino dell’Eliseo. “La Germania e la Francia hanno un ruolo particolare da otto anni su questa questione”, ha spiegato. A Bruxelles, almeno, Meloni è riuscita ad avere un bilaterale con il presidente ucraino, in cui ha confermato il sostegno italiano a Kiev. Ma Ucraina a parte, sul tavolo dei leader Ue ci sono ancora i dossier economici e quello spinoso dei migranti. E non è detto che finirà oggi.

Dal corrispondente Fabio Fantozzi (La Presse)





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