
Gli scenari attuali nel contesto globale - dal Sud Sudan a Myanmar fino ai negoziati per il cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino – chiamano la politica alla sfida della sola via possibile, quella del dialogo, che riconosca la dignità di ogni individuo. Sfida messa a tema nell'Assise, che da 150 anni vede riuniti i rappresentanti dei Parlamenti dai quali emerge – segnala Bugli – una rinnovata esigenza di confronto vero, non solo di forma. L'esempio di San Marino, da sempre ponte, e la linea di uno Stato testimoniata con fermezza: “La pace non può essere una resa, né una vittoria. Deve essere una giustizia condivisa, una dignità restituita ai popoli. Dialogo con tutti – dice – senza mai rinunciare ai principi”. “Pace, pace, pace. Tre volte questa parola – dice Lorenzo Bugli. È la parola più risuonante all'interno della 150esima Assemblea dell'Unione Interparlamentare qui a Taschkent. Questa parola, alla quale devono seguire i fatti, è il tema sul quale si sta lavorando all'interno di tutti i Parlamenti, perché qui all'Unione Interparlamentare il focus è il dialogo. Dare dignità ai Paesi, una pace giusta, dare dignità alla democrazia, al dialogo. È qui che San Marino riesce a esprimere il suo potenziale. Un Paese che, con una storia millenaria come la nostra di dialogo, di libertà e di pace, può portare un contributo anche qui dentro e far capire quanto è fondamentale mettere la persona al centro e il dialogo. Solo così si riesce a raggiungere la pace, solo così si riesce a raggiungere una pace giusta, una dignità per le persone, una dignità per i popoli. Noi continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto per far risuonare questi valori fortissimi all'interno di questa Assemblea”.
Nel video, l'intervista a Lorenzo Bugli, delegazione sammarinese alla UIP