Impegno e azione politica della DC lungo 75 anni: dal Manifesto del 9 aprile 1948 - redatto da Federico Bigi insieme ai 12 amici fondatori - fino ad oggi, guidati e radicati negli stessi valori. E' il Segretario del partito, Giancarlo Venturini a presentare le celebrazioni partendo proprio dalla continuità valoriale: “Quei valori, quei principi che hanno guidato l'azione della Democrazia Cristiana in quegli anni sono ancora attuali e hanno continuato anche negli anni successivi e tuttora a dettare la linea politica, a fare da guida, a dettare l'azione politica della Democrazia Cristiana”. Primo evento domani al Titano: il dibattito e un video, per ricordare protagonisti e passaggi cruciali della storia del partito, intrecciata con la storia del Paese. Ma già in programmi altri momenti, per rileggere un cammino fatto di relazioni: nella politica estera, nei rapporti con la Democrazia Cristiana italiana.
“Più che un anniversario da celebrare, un compleanno, “momento di bilanci” – dice il Presidente, Pasquale Valentini - per vedere se la storia abbia fatto crescere o invece diluito l'identità iniziale. “E' importante vedere come la storia di questi 75 anni ha fatto crescere la consapevolezza di quello che siamo – riflette Valentini - di quello che è la Democrazia Cristiana. E credo che in questo sia molto importante rendersi conto della originalità del nostro partito, del nostro impegno politico e quindi sia fondamentale ridomandarsi che cosa significa quel 'civiltà cristiani in atto', che era scritto nel primo manifesto. E che cosa significa oggi per noi, cioè, che tipo di apporto, di risorsa è il cristianesimo rispetto a tutte le problematiche che condividiamo con tutti gli altri uomini, con tutti i nostri cittadini, con tutti i paesi del mondo”.
Pdcs “ieri, oggi, domani”, guardando alle sfide da cogliere per un partito sì conservatore – commenta il Capogruppo, Francesco Mussoni - ma soprattutto “innovatore e dinamico. Un partito che guarda le proprie radici e la propria identità, la propria storia; che ha avuto alti e bassi e vicende anche altalenanti, ma che guarda il futuro con decisione, con la capacità di essere innovativi, di essere moderni, di essere un partito popolare estremamente rappresentativo, interclassista. Un partito – prosegue Mussoni - che guarda all'Europa, alla direzione del Partito Popolare Europeo, che trae in questo dibattito - interno e con la popolazione - la forza per essere sempre attuale. E' una sfida non facile a livello politico, perché presuppone anche interrogarsi, mettersi in discussione, ma credo che questo sia un po' la nostra storia e dovrà essere la nostra prospettiva”.
Nel video, le interviste al Segretario PDCS Giancarlo Venturini; al Presidente, Pasquale Valentini; al Capogruppo, Francesco Mussoni