E’ il primo atto sulla strada di una larga condivisione. Maggioranza e opposizione sono alla ricerca di quell’unità di intenti più volte auspicata ma al momento ancora da raggiungere. Il momento è delicato, la situazione molto difficile, la coesione di tutte le forze politiche indipendentemente dalle posizioni, appare condizione imprescindibile per raggiungere i risultati sperati.
Il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, ha esposto a tutti i gruppi consiliari i termini del possibile accordo con l’Italia, l’ultimo da siglare, dal quale dovranno discendere poi le entrate in vigore degli altri documenti bilaterali, quello di cooperazione economica e quello di collaborazione finanziaria.
E’ un’apertura politica quella del governo nei confronti delle minoranze che di vedere quel testo lo chiedevano da tempo. L’occasione per un confronto approfondito e rigoroso, al di fuori degli schieramenti. Il primo atto, dunque, per raggiungere un ordine del giorno bipartisan, un documento votato dal Consiglio grande e generale si spera all’unanimità.
Sarebbe un segnale inequivocabile nei confronti della controparte italiana, la dimostrazione che il parlamento sammarinese marcia compatto e convinto verso la strada intrapresa. Niente più dubbi e niente più scuse per nessuno. Le delegazioni dell’intero arco parlamentare sono al lavoro e anche lunedì torneranno ad incontrarsi insieme, per trovare quella sintesi che, almeno nelle dichiarazioni sembrerebbe a portata di mano.
Lo scopriremo martedì prossimo, quando i consiglieri torneranno in aula. Il testo che racchiuderà la sintesi di tutti sarà l’evoluzione delle questioni già evidenziate nel rapporto del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, nel quale il Governo ha sottolineato i passi compiuti, le ulteriori disponibilità ma anche la richiesta alla controparte italiana di fare chiarezza, una volta per tutte, sulle reali intenzioni.
Sergio Barducci
Il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, ha esposto a tutti i gruppi consiliari i termini del possibile accordo con l’Italia, l’ultimo da siglare, dal quale dovranno discendere poi le entrate in vigore degli altri documenti bilaterali, quello di cooperazione economica e quello di collaborazione finanziaria.
E’ un’apertura politica quella del governo nei confronti delle minoranze che di vedere quel testo lo chiedevano da tempo. L’occasione per un confronto approfondito e rigoroso, al di fuori degli schieramenti. Il primo atto, dunque, per raggiungere un ordine del giorno bipartisan, un documento votato dal Consiglio grande e generale si spera all’unanimità.
Sarebbe un segnale inequivocabile nei confronti della controparte italiana, la dimostrazione che il parlamento sammarinese marcia compatto e convinto verso la strada intrapresa. Niente più dubbi e niente più scuse per nessuno. Le delegazioni dell’intero arco parlamentare sono al lavoro e anche lunedì torneranno ad incontrarsi insieme, per trovare quella sintesi che, almeno nelle dichiarazioni sembrerebbe a portata di mano.
Lo scopriremo martedì prossimo, quando i consiglieri torneranno in aula. Il testo che racchiuderà la sintesi di tutti sarà l’evoluzione delle questioni già evidenziate nel rapporto del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, nel quale il Governo ha sottolineato i passi compiuti, le ulteriori disponibilità ma anche la richiesta alla controparte italiana di fare chiarezza, una volta per tutte, sulle reali intenzioni.
Sergio Barducci
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