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Accordo Ue entro fine anno, Beccari: "Un dovere sfruttare questa opportunità"

Nuovo round negoziale e incontri multilaterali. A luglio verifica sullo stato di avanzamento con Sefkovic.

di Monica Fabbri
21 giu 2023
Nel servizio l'intervista al Segretario agli Affari Esteri Luca Beccari
Nel servizio l'intervista al Segretario agli Affari Esteri Luca Beccari

Per l'Accordo di Associazione c'è una finestra temporale di sei mesi: la Commissione europea ha infatti espresso la volontà politica di concludere i negoziati entro dicembre 2023. Scadenza dovuta principalmente al calendario europeo, dato che le elezioni del Parlamento si terranno a giugno 2024. “Se San Marino non coglie questa finestra temporale – avverte il Segretario agli Esteri Luca Beccari - non so se la prossima Commissione europea avrà la stessa volontà o considererà ancora prioritario un negoziato arrivato molto in là negli anni. Non significa un obbligo a chiuderlo ma un dovere sfruttare questa opportunità”. Concludere la trattativa entro l'anno significa definire un testo condiviso dalle parti, da sottoporre poi all'approvazione degli organismi competenti sia sammarinesi che europei.

Ma quali sono i tempi affinché l'Accordo diventi operativo? “Mi immagino che se si dovesse concludere il negoziato a dicembre – ipotizza Beccari - ci sarebbe il tempo fino a marzo per la fase autorizzativa ed eventualmente per la ratifica. L'entrata in vigore potrebbe anche essere nel 2025. Non è detto che sia necessariamente il 2024, dipenderà dalle tempistiche”. A luglio è prevista una verifica sullo stato di avanzamento con il Vice Presidente della Commissione Europea Sefkovic. “Una sorta di checkpoint”, la definisce il Segretario, in cui verranno pianificate le attività del secondo semestre. In corso in questi giorni anche un nuovo round negoziale mentre domani riprendono gli incontri multilaterali. In parallelo si stanno intensificando i confronti interni. “Credo che molto si giocherà sul piano politico nella seconda parte dell'anno. Adesso cerchiamo di definire le parti più tecniche per non avere questioni aperte”.

E se Monaco o Andorra dovessero defilarsi, quanto inciderebbe sul percorso che va avanti ormai da 7 anni? “Al momento a quel che so siamo tutti in pista. Ma se qualcuno dovesse decidere diversamente, sono pronti – stando a quanto dichiarato da Sefkovic - ad andare avanti con chi c'è”. L'Accordo di Associazione è stato indicato fra le priorità da maggioranza e Governo. Ma c'è la reale volontà politica di concludere entro i termini la trattativa? “Fino ad ora ho sentito solo prese di posizione ideologiche e non motivazioni concrete, seppur ridotte a quella che considero una piccola minoranza del paese. Non parlo di schieramenti politici, dato che anche nell'opposizione ci sono partiti assolutamente a favore di questa intesa. Credo che San Marino abbia l'opportunità di fare un passo in avanti che lo porterà ad avere un futuro con molte più possibilità. Continuo a sostenere che rimanere un'enclave all'interno del territorio dell'Unione, oggi non è per San Marino una posizione strategicamente conveniente. Ci conviene sì rimanere un paese terzo, sovrano ed indipendente – conclude Beccari - ma con un buon Accordo di Associazione che ci permetta di essere integrati nel mercato unico”.

Nel servizio l'intervista al Segretario agli Affari Esteri Luca Beccari





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