Considerando che ai Centri per l''impiego (Cip) della Provincia di Bologna erano 92.886 gli iscritti a fine 2013 e ipotizzando che ognuno di loro si rechi allo sportello una volta al mese, si puòstimare che ad ognuno dei sette Cip bolognesi ''bussino'' circa 400 persone al giorno: chi gestirà questo afflusso, con lo "svuotamento" della Provincia sempre più vicino? E' la domanda che ci si pone a Palazzo Malvezzi visto che "ad oggi sappiamo solo che le politiche del lavoro non sono tra le competenze della futura Città metropolitana", sottolinea l'assessore Giuseppe De Biasi: "Non è ancora chiaro se nascerà un''agenzia nazionale con sedi periferiche o se ci si organizzerà su base regionale". Di certo, ad oggi "non si sa da chi dipenderanno a livello istituzionale questi servizi", aggiunge De Biasi, così "la cosa drammatica è che non si ha la certezza che ci sia una loro continuità". Eppure, quelle 400 persone al giorno "hanno bisogno di risposte certe", aggiunge l'assessore. Per quanto riguarda i dipendenti, questi "passeranno alla Città metropolitana e logica vorrebbe che ci fosse anche il passaggio delle competenze- dichiara De Biasi- ma ad oggi così non è". Sarebbe la soluzione più semplice, ma in realtà solo se si circoscrive lo sguardo su Bologna e gli altri territori destinati a veder nascere le Città metropolitane: nelle altre province, fa notare infatti De Biasi, la soluzione dovrebbe necessariamente essere diversa e questo minerebbe la "omogeneità'" del servizio finora garantita. Sul tema, De Biasi si è soffermato incontrando la stampa, questa mattina, per presentare il rapporto sul mercato del lavoro sul 2013.
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