La strada dell’adesione è legittimamente percorribile. Nel documento della Commissione Europea è scritto chiaramente che, in base all’articolo 49 del Trattato dell’Unione, San Marino ha titolo per richiedere l’adesione, ma questa strada non viene dettagliata perché nessuno dei piccolo Stati ha fatto domanda di ingresso. Per il Comitato promotore del referendum ciò che in questi giorni si cerca di far passare è che, siccome chi ha governato fin qui ha predisposto tutto, il referendum è inutile e di adesione non si deve neppure parlare. I cittadini, ribadisce, hanno diritto di dire come la pensano e se nel 2011 gli fosse stato consentito, non avremmo perso tutto questo tempo per sapere che la scelta spetta comunque ai sammarinesi. Per il Comitato c’è chi si è sentito investito del diritto di decidere per tutti che la Repubblica dovesse affiancarsi a Monaco e Andorra e che si dovesse rimettere all’Unione Europea la decisione su quel che conviene al nostro Paese, come se fossimo incapaci di intendere e di volere. A chi ipotizza che il referendum non serve più il Comitato risponde che chi governa deve imparare a rispettare la legge e ad ascoltare i cittadini. Non appena il nuovo esecutivo si sarà insediato, conclude, chiederemo alla Reggenza di fissare la data dei referendum. Parole dure, a cui si affiancano quelle del Psd. L’opzione della piena adesione è possibile, scrive. La Commissione ha fatto sostanzialmente una fotografia. Adesso si deve fare una lettura politica della situazione che, alla luce del documento, porta dritto verso la richiesta di ingresso. Per il psd sono errate le interpretazioni al ribasso ascoltate in questi giorni, perché lesive della nostra identità e sovranità. La celebrazione del referendum non solo non è inutile ma diventa strategica. Il suo esito positivo darebbe grande forza all’apertura della trattativa con Bruxelles. Il psd chiede di riflettere alle forze politiche e sociali dubbiose, ai sammarinesi e ad Alleanza Popolare che negli ultimi anni, conclude la nota, aveva individuato come noi, la via dell’Europa come quella da percorrere per il futuro di San Marino.
Sonia Tura
Sonia Tura
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