Adesso.sm: "una verifica interna serve all'opposizione. Non tutti sposano più la linea di Rete"
Il PSD, elenca, si è da tempo diviso in più fazioni, un consigliere che se n’è andato, un altro si è estraniato e un altro vorrebbe prontamente liquidare quel che resta del partito per qualcosa di diverso che puntualmente non prende mai vita. Anche il PSS si è spaccato con uno dei tre consiglieri che ha prontamente preso le distanze da un progetto politico definito inesistente. Quello che resta, sempre più autoreferenziale, avrebbe voluto anche esso fondersi in qualcosa di diverso, senza trovare un porto d’approdo. Nella Democrazia Cristiana, prosegue la nota, anche in virtù di un suo appiattimento pressoché costante e talvolta imbarazzante sulle posizioni di RETE, si sono diffusi non pochi malumori, in parte sfociate in iniziative che mirano a cercare la possibilità di un confronto che diversamente non sembra esistere. Da una verifica, conclude la nota, magari verrebbe fuori che non tutti sposano più acriticamente la linea dello scontro totale, propugnata come una vera e propria ideologia da RETE e si potrebbe magari ricomporre un quadro di una situazione, ormai, talmente complessa da rendere veramente difficile comprendere per governo e maggioranza quali siano gli interlocutori con cui confrontarsi.
Il comunicato stampa adesso.sm