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E’ una critica severa quella di Alleanza Popolare verso le forze di opposizione "che – scrive in una nota – dopo aver lanciato fulmini e saette sul Governo per la Banca del Titano, accusato la maggioranza di aver costretto i cittadini a pagare 500 euro a testa per chissà quali oscuri motivi, nell'audizione con la Banca Centrale, richiesta a gran voce per metterla di fronte alle sue responsabilità, solo due commissari dell’opposizione sono intervenuti per fare domande, prendendo semplicemente atto delle risposte puntuali del direttore e dei responsabili della vigilanza".
Per Alleanza Popolare è la dimostrazione di un tentativo di strumentalizzazione politica della vicenda, per dare una spallata al Governo, su fatti estremamente delicati sui quali sarebbe stato più serio non abbandonarsi alla demagogia. "Evidentemente – conclude la nota - di fronte ad alcune evidenti difficoltà della maggioranza la strumentalizzazione del caso Banca del Titano non serve più e non è nemmeno utile farla molto lunga su una questione che potrebbe, per qualcuno, funzionare da boomerang per gli stretti legami fra l’attività di questa banca e la vicenda dell’acquisto di Nuova Rete".
Per Alleanza Popolare è la dimostrazione di un tentativo di strumentalizzazione politica della vicenda, per dare una spallata al Governo, su fatti estremamente delicati sui quali sarebbe stato più serio non abbandonarsi alla demagogia. "Evidentemente – conclude la nota - di fronte ad alcune evidenti difficoltà della maggioranza la strumentalizzazione del caso Banca del Titano non serve più e non è nemmeno utile farla molto lunga su una questione che potrebbe, per qualcuno, funzionare da boomerang per gli stretti legami fra l’attività di questa banca e la vicenda dell’acquisto di Nuova Rete".
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