Il 2 giugno ai tempi del Coronavirus: domani sarà una festa della Repubblica Italiana diversa ma non per questo meno sentita. Non potendo celebrare la ricorrenza con il tradizionale ricevimento, l’Ambasciatore d’Italia sul Titano Guido Cerboni rivolge un “messaggio di fraterna vicinanza” non solo alla collettività italiana residente a San Marino ed al Comites che la rappresenta, ma anche alle Autorità e ai cittadini sammarinesi, che guardano all’Italia con sentimenti di amicizia. Un pensiero particolare viene dedicato a tutti coloro che soffrono per le conseguenze della pandemia, ricordando come molte delle vittime del virus appartenessero proprio a quelle generazioni che fecero rinascere l’Italia e l’Europa dalle macerie materiali e morali del nazifascismo e della guerra. Domani l'Ambasciatore Cerboni verrà ricevuto a Palazzo Begni dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari.
2 giugno festa di comunità, ora più che mai, sostiene l'Associazione San Marino-Italia. Nella dura prova dell'emergenza sanitaria che ha attraversato i due Paesi – fa notare la presidente Elisabetta Righi Iwanejko - “a fare la differenza è stata proprio la coesione civica che da troppo tempo si era persa nelle complesse dinamiche globali".
“In un momento così tragico – le fa eco il Vice Presidente Comites, Alessandro Amadei - gli italiani sono infatti chiamati a rafforzare il proprio senso di responsabilità riscoprendo i valori fondanti della Repubblica che superano la dimensione nazionale: l’unica risposta efficace alla crisi economica e sociale dovuta soprattutto all’aumento delle disuguaglianze”.