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RF, priorità per il 2025: caro-vita, affitti, sostegno a famiglie e giovani coppie

Il partito critica il Governo "dormiente su temi cruciali" e "troppo impegnato a gestire dissapori interni"

di Monica Fabbri
1 gen 2025

A nulla servono i buoni propositi per il 2025 senza una reale e concreta volontà ad intervenire: “Tante belle parole”, che a Repubblica Futura sembrano “più di circostanza e pronunciate per cercare di rassicurare chi ascolta”. Il partito di opposizione non fa sconti: sono trascorsi 6 mesi dall’inizio della legislatura durante i quali – dice - abbiamo visto governo e maggioranza dormienti su tanti temi cruciali, al contrario dell'impegno profuso nel gestire dissapori interni.

In cima alla lista delle cose da fare la firma dell’accordo di associazione con l’Unione Europea. Non un “leggero ritardo” come dichiarato dal Segretario Beccari, per Renzi e i suoi è un “ritardo enorme”. “Se c’è qualcosa sotto – dicono - il Paese ha tutto il diritto di saperlo”. L'attenzione si sposta poi sui grandi assenti di questi mesi, vale a dire progetti in grado di dare sostegno e impulso allo sviluppo del paese, con il Governo – dice Maria Katia Savoretti - “impegnato solo ad aumentare il numero dei Dipartimenti e ad attribuire nuovi incarichi ad personam. Di questo passo – avverte - troveremo un bilancio gravato solo di nuove spese, e tutte come sempre a carico dell’intera comunità”.

Il partito torna quindi a mettere sul tavolo le proprie proposte, fino ad oggi inascoltate, che mirano a sostenere maggiormente famiglie e giovani coppie che desiderano avere figli. “Occorre – dice la Savoretti - supportare il caro vita e aiutare chi non riesce ad arrivare a fine mese; calmierare gli affitti; introdurre incentivi per attirare, oltre ai pensionati facoltosi, anche giovani coppie e imprenditori che vogliono investire e costruire famiglia in territorio”. Invita a ripensare politiche nuove per un invecchiamento attivo che vada oltre la struttura della casa di riposo.

Risposte a tutti questi temi prioritari – ricorda - sono state presentate anche nell’ultima legge di bilancio, bocciate da governo e maggioranza. “Le affronteremo nuovamente nella legge di sviluppo”, assicura, perché si tratta di problemi – spiega - “che non vanno più rinviati. Il Paese e i suoi cittadini non possono più aspettare”.





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