“L’incontro della Reggenza e del Segretario agli Esteri con Berlusconi, Letta e Tremonti non è stato un appuntamento formale”. Lo dice il Segretario per le Finanze sottolineando che a Roma sono stati esaminati, nel dettaglio, tutti i problemi aperti. “L’Italia - sottolinea Gatti - è impegnata a dare una corsia preferenziale agli accordi con San Marino. Sulle doppie imposizioni si riconferma la definizione data. Si è preso tempo – aggiunge - per via dello scudo fiscale e per le trattative che l’Italia ha in corso con altri Paesi su materie simili”. L’accordo di collaborazione finanziaria non è la Caporetto di San Marino. “Chi lo dice - afferma Gatti - non da una lettura corretta del nuovo ordine economico che regola le relazioni tra gli Stati. L’accordo - aggiunge - porrà la Repubblica su un piano di parità con gli altri paesi e con l’Unione Europea, garantendo reali possibilità economiche. Non è un rinuncia ma una opportunità e - rimarca - non esistono altre strade. L’intesa - prosegue Gatti - non è sul segreto bancario che caso mai rientra nell’accordo contro le doppie imposizioni”. “Fantasie”, manda a dire Gatti a chi parla di Segretari di Stato graditi o meno all’Italia. “Contano i fatti”, dice: dall’incontro con Berlusconi, alla visita di Frattini, ai contatti continui con la Farnesina e il Ministero delle Finanze.
Intanto sul fronte interno, il governo è al lavoro per evitare lo sciopero generale. “Vogliamo arrivare a una soluzione del contratto” anticipa il Segretario al Lavoro che ha completato la normativa sugli ammortizzatori sociali e che domani incontrerà tutte le categorie economiche e le tre organizzazioni sindacali.
L’ultima valutazione è per la consultazione elettorale che ha interessato il Castello di Città. La presenza di due liste ha incrementato di appena il 5% la partecipazione al voto. C’è una chiara disaffezione dei cittadini verso le Giunte che oggi sono sottovalutate. Bisogna intervenire. L’analisi del Segretario di Stato per i Rapporti con le Giunte di Castello è condivisa dalla politica che invece si divide sul come potenziare queste realtà locali. Per Augusto Casali le Giunte hanno una funzione sociale importantissima che va valorizzata “ma - sottolinea - non creiamo illusioni di autonomia. Certo va data la possibilità di gestire i lavori locali ma in un Paese di 60 chilometri quadrati è impensabile creare 9 mini Repubbliche”.
Sonia Tura
Intanto sul fronte interno, il governo è al lavoro per evitare lo sciopero generale. “Vogliamo arrivare a una soluzione del contratto” anticipa il Segretario al Lavoro che ha completato la normativa sugli ammortizzatori sociali e che domani incontrerà tutte le categorie economiche e le tre organizzazioni sindacali.
L’ultima valutazione è per la consultazione elettorale che ha interessato il Castello di Città. La presenza di due liste ha incrementato di appena il 5% la partecipazione al voto. C’è una chiara disaffezione dei cittadini verso le Giunte che oggi sono sottovalutate. Bisogna intervenire. L’analisi del Segretario di Stato per i Rapporti con le Giunte di Castello è condivisa dalla politica che invece si divide sul come potenziare queste realtà locali. Per Augusto Casali le Giunte hanno una funzione sociale importantissima che va valorizzata “ma - sottolinea - non creiamo illusioni di autonomia. Certo va data la possibilità di gestire i lavori locali ma in un Paese di 60 chilometri quadrati è impensabile creare 9 mini Repubbliche”.
Sonia Tura
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