Il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche si è riunito questa mattina al cinema Tiberio di Rimini ed ha rivolto a Governo e forze parlamentari un appello: "riaprire il confronto per arrivare allo Statuto dei lavoratori di confine, per definire per via legislativa il riconoscimento giuridico dei frontalieri".
Riaprire il confronto avviato nel 2016 per arrivare allo Statuto dei lavoratori di confine, per un riconoscimento giuridico dei frontalieri. L'appello che il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche rivolge a forze parlamentari e Governo rimette al centro la persona ed i suoi diritti e prima di riavvolgere il nastro dei suoi primi 24 anni scava nelle esigenze e nelle storie dei 5.900 frontalieri occupati sul Titano Tra le storie e volti di lavoratori di frontiera, la testimonianza forte di Gabriele Caiazzo, operaio a San Marino dal 99, la cui vita ruota attorno al figlio che ha subito 30 interventi celebrali, privo di quei diritti che entrambi gli Stati hanno finora riservano ai soli residenti. Soddisfazione è in questo senso stata espressa per la recente ratifica del decreto 47, che rimuove il vincolo di residenza per i permessi lunghi. Sono quei congedi previsti per i genitori i cui figli (entro il limite dei 14 anni d'età, oggi derogabile) versano in gravi condizioni di non autosufficienza e necessitano di assistenza “Plaudiamo a questa iniziativa- sottolinea Paride Neri, vice presidente CSIR, auspicando che si continui su questa strada per la rimozione di ogni discriminazione che deve trovare reciprocità da parte dello Stato Italiano” Presentato in occasione dell'incontro la “guida al lavoro frontaliere”, opuscolo che elenca condizioni contrattuali, norme previdenziali, trattamento fiscale. Che mette nero su bianco il fenomeno del frontalierato, fatto di relazioni umane e professionali che ha contribuito all'economia e ai legami tra territorio. Dall'introduzione da parte italiana della doppia tassazione e l'avvio della stagione della precarietà fiscale legata alla confera della franchigia, alla cosiddetta tassa etnica fino al suo parziale rimborso, il convegno- cui ha partecipato anche l'assessore regionale al Bilancio Emma Petitti – è stato l'occasione per ripercorrere la storia recente e per fare un focus sul cosiddetto 'frontalierato al contrario'. Con l'obiettivo di riaprire il tavolo interministeriale e fare diventare lo Statuto legge dello Stato
Nel video l'intervista a Giuseppina Morolli, presidente CSIR e Paride Neri, vice presidente CSIR ed a Gabriele Caiazzo, operaio frontaliere