In arrivo un progetto di legge sugli assegni familiari e integrativi. I primi aumenteranno del 5% e verranno distribuiti anche alle lavoratrici in aspettativa post parto. Gli assegni integrativi, invece, verranno definiti in base a tre fasce di reddito, con sgravi dal 60 al 100%, sul pagamento della rata dei mutui, sull’affitto, sull’assistenza a persone disabili, sui bambini che frequentano gli asili nido privati convenzionati. Ulteriori agevolazioni sono previste per chi ha figli che vanno al liceo o all’università e per chi è monogenitore. “Valuteremo la portata del provvedimento - commenta il Capogruppo del Psd Claudio Felici - per vedere se quanto è stato annunciato corrisponde ad interventi veri. L’ultimo contratto dell’industria – sottolinea - prevedeva già l’introduzione degli ammortizzatori sociali e per questi – afferma - si è perso anche troppo tempo. Condividiamo l’esigenza di riformare e razionalizzare gli assegni familiari e integratici. Ma – aggiunge - verificheremo se le proposte del Governo saranno tradotte in legge e se saranno sufficienti per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica. E’ nostra intenzione - conclude Felici - incalzare il Governo ad avere ancora più attenzione e su questi aspetti auspichiamo un confronto parlamentare”. “La filosofia di questo intervento - afferma il Segretario del Pdcs Pasquale Valentini - è di non limitarsi agli interventi previsti dal certificato di credito sociale, che sono una tantum, ma di adottare provvedimenti strutturali e permanenti. Non viene toccato il bilancio dello Stato – sottolinea - perché si interviene sul fondo assegni famigliari che è in attivo”. Interessante, per Valentini, che tra le detrazioni ce ne sia una di seimila euro per i nidi privati accreditati. “E’ una prima risposta – dice - alla richiesta delle famiglie che non riescono ad accedere ai nidi pubblici. Tutto questo – conclude - si inserisce anche in altri interventi che verranno fatti per sostenere i lavoratori che potranno trovarsi in difficoltà e per facilitare la ripresa delle aziende chiamate a fare i conti con la crisi internazionale”.
Sonia Tura
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