Provocazione o contestazione. Dagli artisti arriva un appello alla politica alla vigilia delle elezioni. "L'arte al potere" ovvero mettere nei loro programmi elettorali l'arte, in tutte le sue dimensioni.
Lo sguardo si stende oltre le rocche e chiede un nuovo stato dell'arte. Non solo come dimensione istituzionale ma anche come centro d'incontro per artisti per immaginare, creare, testimoniare.
Ribadiscono l'impegno dell'artista per una "trasformazione sociale responsabile" e il fermento che c'è nel paese e che cerca canali di espressione.
L'associazione chiede anche delle leggi che tutelino, incentivino, l'arte. Un esempio per tutti è la mancata applicazione della legge 6/1983 che detta le norme sull'arte nell'edilizia pubblica.
[Nel servizio l'intervista ad Alberto Chezzi, pittore]
Valentina Antonioli
Lo sguardo si stende oltre le rocche e chiede un nuovo stato dell'arte. Non solo come dimensione istituzionale ma anche come centro d'incontro per artisti per immaginare, creare, testimoniare.
Ribadiscono l'impegno dell'artista per una "trasformazione sociale responsabile" e il fermento che c'è nel paese e che cerca canali di espressione.
L'associazione chiede anche delle leggi che tutelino, incentivino, l'arte. Un esempio per tutti è la mancata applicazione della legge 6/1983 che detta le norme sull'arte nell'edilizia pubblica.
[Nel servizio l'intervista ad Alberto Chezzi, pittore]
Valentina Antonioli
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