Guarda alle motivazioni dell'Ordine degli Avvocati come ad una “spinta costruttiva per la magistratura a fare il proprio lavoro nell'ideale supremo della giustizia” il capogruppo DC Francesco Mussoni, e insieme quale “sprone alla politica per arrivare con celerità alle riforme da anni in discussione”. "Problemi da tempo sul tavolo delle istituzioni", dice e parte da qui anche il capogruppo NPR Denise Bronzetti: “La situazione di emergenza, che correttamente l'Ordine segnala, si protrae da anni e non è un caso – dice – che i primi provvedimenti del Governo siano andati ad agire su questo ambito”. Plaude all'apertura della Segreteria alla Giustizia per accelerare sulla individuazione del Dirigente e sulle riforme confrontandosi con l'Ordine, con un richiamo, però, “alla responsabilità di tutti”, anche dei magistrati, rispetto ad una organizzazione del lavoro così come prescritta dalle recenti disposizioni.
Attacco all'intervento del Segretario Ugolini viene invece da Repubblica Futura: “Lo stesso mantra per Ugolini – scrive RF – è sempre colpa di qualcun'altro”, mentre quello che lui definisce “gravissimi avvenimenti” sono stati la volontà dei Magistrati, che, nel principio della separazione dei poteri dovrebbero essere rispettati e non sovvertiti da maggioranze politiche”. Denuncia “arroganza ed autoreferenzialità” nel metodo, che rischia di minare – per RF - la “credibilità internazionale del Paese e distruggere lo stato di diritto”.
Chiave di lettura quest'ultima adottata anche Libera: “Nel momento in cui ci affacciamo sul mercato internazionale per chiedere un prestito serve presentarsi come Paese affidabile” - dice il Capogruppo Eva Guidi – chiedendo che la situazione denunciata dall'Ordine degli Avvocati trovi risposte per evitare la prescrizione dei processi: “una sconfitta della giustizia e dello stato di diritto” per Libera, con riferimento anche ai grandi procedimenti - titoli Demeter, "Mazzini", "Tavolucci" – sui quali aspetta risposte e per i quali “occorre una giustizia funzionante”.
Parla anche da avvocato il capogruppo di Domani Motus Liberi, Mirko Dolcini: “I problemi evidenziati dall'Ordine sono di natura tecnica e pratica, non politica. Un grido di aiuto, non il primo – dice - ma speriamo sia l'ultimo”. Obiettivo: la salvaguardia dell'operatività dei professionisti, auspicando una soluzione rapida delle controversie fra politica e magistratura e che avvenga nella più ampia condivisione”.
Una “astensione dalle cause penali mai dichiarata prima e che fa pensare” – per Alberto Giordano Spagni Reffi di Rete – che ricorda come già “ci si stia impegnando per accelerare sulle riforme attese dal settore”. “L'attenzione sul tema giustizia è alta da tempo, continueremo ad essere vigili – dice – per garantire lo stato di diritto”.