Il dibattito si infiamma alla fine di questa lunga sessione consiliare. Socialisti e Upr modificano il loro ordine del giorno, che chiedeva l'elaborazione di un piano strategico di sviluppo urbanistico e trovano un accordo con la maggioranza. Il governo dovrà istituire, entro dicembre, un gruppo tecnico che integri i dati disponibili con gli obiettivi di pianificazione del territorio. Si avvia uno studio che arriverà in Consiglio entro settembre 2016. Da qui partirà l'iter per superare l'attuale piano regolatore. Una scelta vergognosa per Francesca Michelotti, che arriva da una istanza di cittadini che chiedono di costruire sul loro terreno in un Paese che ha 8mila appartamenti vuoti, tuona. Non è così, commenta Nicola Renzi. Altrimenti Alleanza Popolare non lo avrebbe firmato. Ci vorranno anni prima di parlare di un piano regolatore replica Paride Andreoli. Abbiamo il dovere di dare inizio a un nuovo e diverso sviluppo del nostro ambiente e del territorio. Per Rete questo comporta l'esclusione da un confronto che per ammissione è iniziato mesi fa. Si suggella il patto tra maggioranza e parte dell'opposizione e il prezzo che il Paese dovrà pagare è sul territorio. Avendo congelato la pianificazione a 23 anni fa, oggi ci troviamo a fare varianti che non hanno una visione generale, commenta Vladimiro Selva del psd che non ci sta a parlare di nuovo piano regolatore. Valutiamo gli strumenti, dice, perchè le scelte potrebbero essere diverse. Accordo raggiunto, invece, sull'ordine del giorno che segue il riferimento del Segretario alle finanze sulla voluntary disclosure e l'apertura di una linea di credito per sostenere la liquidità delle banche sammarinesi. Entro fine luglio Capicchioni incontrerà tutti i capigruppo consigliare e, entro settembre, il confronto si sposterà in Consiglio Grande e generale, con un apposito comma. Respinto l'ordine del giorno di Cittadinanza Attiva per istituire una commissione consiliare straordinaria dedicata all'emergenza occupazione. Per Belluzzi è una “impostazione estremamente miope dei problemi legati alla disoccupazione”. Servono, sottolinea, sviluppo e investimenti. La definizione “miopie” fa infuriore Rete e Civico 10 mentre Sinistra Unita parla di “amarezza per una occasione mancata dalla politica di recuperare credibilità nel Paese”. Rete presenta e poi ritira i due ordini del giorno che chiedevano di eliminare ogni norma che impedisca ai dipendenti pubblici e privati di svolgere la libera professione. Una provocazione, ha spiegato Roberto Ciavatta, conseguenza della logica perpetrata all'interno dell'Iss nonostante il volere della cittadinanza. 24 no e 15 si per l'ordine del giorno di Rete che chiedeva di abrogare l'articolo 48 della finanziaria. In Aula tornano tutte le polemiche che hanno accompagnato le modifiche all'erogazione dell'indennità di malattia. Tra le novità l'assicurazione, anticipata dalla maggioranza, di presentare un progetto di legge – con il contributo dell'opposizione – che si svilupperà sulla base dei dati rilevati in questi mesi e che raccontano la diminuzione di “un paio di migliaia di giorni di malattia”. Bocciato l'ordine del giorno, sempre di Rete, che chiedeva di installare metal detector presso il Tribunale per aumentare le misure di sicurezza e quello che chiedeva di integrare la domanda di residenza con la documentazione contributiva verso i Paesi d'origine.
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