I nuovi vertici di Banca Centrale dovranno essere nominati entro l'autunno e selezionati da una lista di nomi anche internazionali, di comune accordo fra le forze politiche. Lo stabilisce l'ordine del giorno approvato nella notte in Consiglio Grande e Generale, con i voti della maggioranza, del Consigliere indipendente, Denise Bronzetti, del Partito Socialista e dell'UPR. L'unico NO è arrivato da Rete, mentre Civico 10 e Sinistra Unita hanno scelto di astenersi. Un gesto che suona come una timida apertura di credito, dopo il confronto allo stesso tavolo dei giorni scorsi. In pratica si aspetta che il Governo porti in aula una lista di nomi, anche di caratura internazionale, fra i quali individuare il profilo più indicato a guidare Banca Centrale nei prossimi anni, sia per il Presidente e sia per il Direttore Generale. La selezione dovrà concludersi entro il mese di ottobre, per dare al più presto una nuova guida all'Istituto di Via del Voltone. La rosa però dei possibili candidati alla presidenza dovrà approdare in aula almeno il mese prima, per consentire di svolgere i dovuti approfondimenti e scegliere la figura più indicata in un clima di accordo fra le forze politiche. Il documento traccia anche un primo profilo ideale: il Presidente dovrà avere non solo competenze specifiche riconosciute ma dovrà vantare anche una rete di relazioni di alto profilo in ambito internazionale, per garantire al sistema un adeguato sviluppo e accreditamento. Il Direttore Generale dovrà aver anche maturato esperienze presso le Autorità di Vigilanza o banche di primario livello internazionale, dovrà assicurare la capacità di gestire in maniera innovativa le situazioni complesse e dovrà avere conoscenza delle regole del sistema per far crescere quello sammarinese in un momento di cambiamento. Tutto questo dovrà rientrare nel tetto dei compensi retributivi già fissati per legge. Adesso i tempi stringono e il Governo dovrà muoversi da subito, se vorrà arrivare alla scadenza di settembre con una lista di nomi di altissimo profilo e procedere con le nomine nel mese di ottobre. Alla stessa data dovrà aver risolto un'altra delicata questione: quella del commissario osservatore, il consulente cioè nominato dalla Segreteria di Stato alle Finanze per il recupero dei crediti bancari. Un ruolo affidato ad Antonio Gumina, ex capo della Vigilanza di Banca Centrale, che secondo l'ordine del giorno dovrà essere superato entro ottobre.
SB
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