Una roulotte data alle fiamme, lo sciopero della fame, poi revocato nel pomeriggio: situazione difficile al porto di Lampedusa dove i trasferimenti degli immigrati sono stati nuovamente rallentati dal forte vento. E poi ripresi in serata: scialuppe della nave San Marco hanno caricato una prima tranche di extracomunitari trasportati sul traghetto in rada. Berlusconi è tornato ad assicurare che entro domani l’isola sarà completamente libera. Intanto, a Manduria è fuga di massa dalla tendopoli. A Ventimiglia continuano, anche se in numeri ridotti, gli arrivi di clandestini che vogliono passare la frontiera con la Francia. Per un punto sulla emergenza umanitaria, martedì si riunirà la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Grande attesa per la visita lunedì a Tunisi di Berlusconi. Sul fronte strettamente politico, da lunedì sarà una settimana di fuoco. Berlusconi ha invitato i suoi a non cadere più nelle provocazioni dell’opposizione e a pensare soltanto a votare. Martedì, infatti, in calendario c’è il conflitto di attribuzione per il caso Ruby e il ddl sul processo breve. “Avanti con il governo che ha un programma di legislatura - ha detto il premier - e sulle riforme delle quali non si può fare a meno, la maggioranza c’è e la quota dei 330 deputati è quasi raggiunta”. Torna a chiedere le elezioni invece il leader del Pd Bersani: “Berlusconi confonde la governabilità con la sua sopravvivenza - ha affermato - Qualsiasi cosa è meglio di questa situazione, compreso il voto anticipato”. Stessa linea da parte Casini: “Il Paese va a rotoli - ha detto il leader Udc - il governo non decide nulla: è meglio ridare la parola agli italiani”.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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