Il governo italiano varerà “prima dell’estate” la riforma fiscale: lo annuncia Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio assicura di aver raggiunto sulla riforma del fisco un accordo "con Bossi e Tremonti”, con i quali nega contrasti. L’annuncio lascia fredda l’opposizione: “fiducia e aspettative ce ne sono poche”, commenta dal Pd Bersani, che è aperto al confronto con il governo “purchè non siano le solite chiacchiere”. E il premier fa una battuta sulla tenuta dell'esecutivo: “dovrete sopportarci fino al 2013", dice ai cronisti sostenendo di meritare un “monumento". Berlusconi dice che la manovra economica di luglio sarà di tre miliardi, smentendo che per il 2012 ne servirà un’altra di 33 miliardi. E, dopo un nuovo attacco alla sinistra, che non ritiene “degna di reggere responsabilità di governo", ribadisce che "non ci sarà un trasferimento di ministeri fuori Roma”, contrariamente a quanto chiede la Lega. Il premier parla anche del referendum, annunciando che non andrà a votare; ma Bersani è fiducioso sul raggiungimento del quorum. “Se non va a votare Berlusconi, ci andranno gli italiani”, assicura il leader del Pd. Intanto, il premier lavora alla verifica di governo, fissata per il 22 giugno. Sostiene che non servirà un voto di fiducia, ma deve fare i conti non solo con l’insoddisfazione della Lega ma anche con quella di Forza del Sud, i meridionalisti del Pdl guidati da Miccichè che con una decina di deputati passerà al gruppo misto in polemica con Tremonti ed il Carroccio.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
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