“Riduzione del deficit previsto in prima lettura, nella consapevolezza che il prestito-ponte abbia un costo, non possa essere usato per coprire la spesa corrente, bensì, debba garantire liquidità”. Rete puntualizza la linea tenuta nel definire la legge di bilancio e si focalizza proprio sul prestito ponte.
“Necessario tenere aperti tutti i canali, per diminuire i costi a carico dello Stato” - dice – e ripercorre il lavoro della maggioranza, “impegnata – scrive Rete - la revisione dei debiti accumulati negli anni, ai quali nessuno ha mai voluto metter mano, né per ripianarli, né per eliminare le storture che li hanno generati e sedimentati”. Ricorda poi quanto l’emergenza pandemica pesi sul bilancio: “mancate entrate della monofase, passata da 62 milioni a 47 milioni negli ultimi cinque anni, a cui va aggiunto il mancato versamento di contributi e maggiori uscite a causa della cassintegrazione”. Riconosce il ruolo fondamentale della politica nelle soluzioni per un momento critico, ma dice “fondamentale è l’aiuto dei cittadini, con il sostegno all’economia interna”.
Rilancia i 'Titani', quale progetto di “validità, con l’obiettivo di promuovere e sostenere il sistema economico interno”, richiamando quale strumento analogo il “cashback” adottato dall'Italia per l’acquisto di beni e servizi usando sistemi di pagamento elettronici, incentivato con il rimborso di una percentuale della spesa. Sui 'Titani' rivendica: “La proposta di RETE, si è scontrata con la miopia di molti, senza tuttavia scalfire la determinazione del Movimento che seguiterà a promuovere il confronto per migliorare e definire il progetto”.