Diciotto mesi dopo le prime elezioni in un ventennio, si torna alle urne domani in un voto suppletivo che con ogni probabilità consentirà ad Aung San Suu Kyi di coronare la sua parabola da prigioniera politica a deputata. Con il nuovo governo civile desideroso di legittimarsi ancor più a livello internazionale, il voto costituisce un esame dopo i progressi fatti nell’ultimo anno, e potrebbe fornire all’Occidente una ragione per iniziare un processo di allentamento delle sanzioni contro il Paese. Ma la leader dell’opposizione Suu Kiy resta piuttosto scettica sull’effettiva regolarità del voto.
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