Laura Boldrini è il nuovo presidente della Camera. La deputata di Sel, alla prima legislatura, è stata eletta con 327 voti, 17 più del quorum. Nel discorso di insediamento, accolta da tutti i deputati in piedi tranne quelli del Pdl, ha invitato a fare della Camera 'la casa della buona politica' senza indugi. 'I nostri figli ci chiedono il cambiamento', ha detto. Ancora nulla di fatto invece al Senato, dopo la fumata nera della terza votazione. Centoventi voti a Piero Grasso, 111 al presidente uscente Renato Schifani, 52 a Luis Orellana di M5S, 22 schede bianche, 6 voti dispersi tra Marino, Finocchiaro, Casini e Quagliariello. Ora la sfida per la guida di Palazzo Madama tra i candidati di Pd e Pdl
può dire molto anche sul futuro governo, sull'elezione del capo dello Stato e sulla stessa sorte della neonata legislatura. Nell'equilibrio tra i duellanti, sono decisivi i voti dei senatori dei movimento di Grillo e di Monti che, per ora, come gruppi dichiarano la scheda bianca, ma singolarmente, nel segreto del voto, possono portare alla vittoria l'uno o l'altro candidato.
può dire molto anche sul futuro governo, sull'elezione del capo dello Stato e sulla stessa sorte della neonata legislatura. Nell'equilibrio tra i duellanti, sono decisivi i voti dei senatori dei movimento di Grillo e di Monti che, per ora, come gruppi dichiarano la scheda bianca, ma singolarmente, nel segreto del voto, possono portare alla vittoria l'uno o l'altro candidato.
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