Il governo adotta un atteggiamento prudenziale per capire gli effetti che la voluntary disclosure potrebbe avere sul nostro sistema bancario. Questo monitoraggio, spiega il Segretario alle finanze, ci ha portato a riflettere su come sostenere la liquidità del sistema in caso di deflusso di denaro. Il peggior scenario possibile indica un'elasticità di cassa massima necessaria di 5/600 milioni. Se così sarà, sottolinea, il Governo deve garantire le condizioni per evitare che i bilanci delle nostre banche vadano in difficoltà. Di qui la scelta di garantire una linea di credito da usare solo se necessario. Capicchioni crede che il sistema possa far fronte a questo impatto in maniera autonoma ma, aggiunge, “il problema è che non tutte le banche hanno la liquidità necessaria per affrontare un potenziale deflusso”. Ad oggi la voluntary disclosure non sta producendo alcun effetto. San Marino si attende un deflusso concentrato nel mese di settembre. Il Consiglio non era ancora stato informato, spiega, perchè non esiste un quadro definito. Stiamo solo creando un “paracadute” per il nostro sistema, conclude, in caso si verificasse la peggiore delle ipotesi. Una risposta che non convince parte dell'opposizione. Civico 10, Sinistra Unita e Rete presentano un ordine del giorno per chiedere di inserire un apposito comma nella prossima seduta consigliare di agosto. Se riguarda le banche, che sono aziende private, perchè – chiede Federico Pedini Amati, lo Stato si spende per chiedere ulteriore liquidità? Opaco, per Civico 10, il riferimento del Segretario alle finanze nonostante la questione sia di portata sistemica. Anche Sinistra Unita chiede più informazioni, lamentando il mancato coinvolgimento dell'Aula. Un Esecutivo debosciato, accusa Rete, che apre un indebitamento con l'Italia e che riferisce al Consiglio solo a cose fatte. Lancia un monito Luca Beccari del pdcs: non possiamo fare discussioni su questioni che ancora non sono in piedi e aprire caroselli sui giornali per giorni su questioni strategiche per il Paese. Non credo, aggiunge, che un dibattito in seduta pubblica sia una soluzione intelligente in questo momento. Sia Beccari che il capogruppo del psd sottolineano come il fatto che ci sia un dialogo aperto con l'Italia su questo tema denoti il cambiamento, la collaborazione a supporto del sistema bancario e finanziario. Forse, aggiunge Gerardo Giovagnoli, non ci sarà neppure bisogno di attivare una linea di credito perchè fare previsioni in questo senso è impossibile. Stesso tema al centro dell'interpellanza presentata da Andrea Zafferani e Ivan Foschi che però registra spiragli di dialogo. L'ordine del giorno viene infatti sospeso in attesa di un incontro del Segretario di Stato per le finanze con tutti i capigruppo. Se ne riparlerà venerdì mattina. La gestione estiva dei parcheggi e la passeggiata che i consiglieri sono costretti a fare per raggiungere Palazzo Pubblico, registra critiche durissime da parte di Marino Riccardi del Psd. Se queste sono le idee del governo per incentivare il centro storico, dice, "meglio che vada a casa un giorno prima piuttosto che un giorno dopo". Ironizza Matteo Zeppa di Rete che dice di condividere la scelta del Segretario Lonfernini: "se bastavano i parcheggi per far cadere il governo abbiamo sbagliato linea politica".
Sonia Tura
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