La presentazione della carta dei valori, che è un po' la carta d' identità della Costituente dei Riformisti, diventa l'occasione per un confronto su un'intuizione politica che in un anno di lavoro diventa un vero e proprio progetto che ha definito la sua cornice programmatica lo scorso 25 marzo e che ora mette in fila i prossimi 'step': lista unica, nome e simbolo del nuovo partito che verrà, programma ed eventuali future alleanze. Nel ribaltamento della logica delle priorità la causa dei 'pezzi' persi per strada: Partito Socialista, che proprio stasera avrà la sua assemblea congressuale, e gli indipendenti Lazzari e Pedini Amati. L'ostacolo che ha impedito il decollo con tutte le forze iniziali a bordo, la politica delle alleanze, diventa la spinta che alza l'asticella, anche se in prospettiva: “apriamo a tutti, dalla DC a Rete” assicura chi è rimasto
Il 'sogno della sinistra' , dal forte respiro europeista, tenta un progetto concreto il cui fine, per dirlo con le parole di Simone Celli “ è prendere e tenere salde le redini del paese”, per mettere in pratica quelle politiche riformiste che potrebbero fare tornare sui propri passi i protagonisti di quella che è stata definita 'una defezione temporanea'. I tempi? Difficile fare previsioni; l'analisi di Denise Bronzetti, che si sofferma sulle “enormi difficoltà a portare avanti l'attuale esperienza di governo” e che invita ad interpretare i segnali arrivati dal referendum al di là dei quesiti, è già un countdown.
Nel video l'intervista a Marina Lazzarini
Il 'sogno della sinistra' , dal forte respiro europeista, tenta un progetto concreto il cui fine, per dirlo con le parole di Simone Celli “ è prendere e tenere salde le redini del paese”, per mettere in pratica quelle politiche riformiste che potrebbero fare tornare sui propri passi i protagonisti di quella che è stata definita 'una defezione temporanea'. I tempi? Difficile fare previsioni; l'analisi di Denise Bronzetti, che si sofferma sulle “enormi difficoltà a portare avanti l'attuale esperienza di governo” e che invita ad interpretare i segnali arrivati dal referendum al di là dei quesiti, è già un countdown.
Nel video l'intervista a Marina Lazzarini
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