In una nota, Democrazia in Movimento aveva parlato di un incontro avvenuto il 1° giugno 2011 fra lo stesso Palmieri, - “nella duplice veste allora di dipendente di Cassa di Risparmio e membro della maggioranza - e un manager della banca d'affari inglese Barclays, con la quale Cassa di Risparmio era in causa per tentare di recuperare un’importante somma. Secondo Rete ed Mdsi – con documento in inglese a supporto - Palmieri avrebbe proposto all'interlocutore l'acquisto di una banca, ipotizzando potesse trattarsi del Credito Sammarinese, banca che di lì a poco sarebbe stata commissariata.
Palmieri oggi liquida come illazioni infondate quelle di Rete ed Mdsi. “Si è trattato solo di una chiacchierata informale” - replica. “Un caffé al bar”, lo ha definito, sottolineando di non aver avuto alcun titolo per trattare o mandato da parte di nessuno, ma di aver semplicemente sondato eventuali interessi da parte di una banca estera ad entrare nel circuito finanziario sammarinese senza alcun fine particolare. “A San Marino – ha ricordato – quello era infatti il periodo della ricerca di partnership internazionali, spesso ad esempio veniva chiamata in causa la Cina”.
Palmieri oggi liquida come illazioni infondate quelle di Rete ed Mdsi. “Si è trattato solo di una chiacchierata informale” - replica. “Un caffé al bar”, lo ha definito, sottolineando di non aver avuto alcun titolo per trattare o mandato da parte di nessuno, ma di aver semplicemente sondato eventuali interessi da parte di una banca estera ad entrare nel circuito finanziario sammarinese senza alcun fine particolare. “A San Marino – ha ricordato – quello era infatti il periodo della ricerca di partnership internazionali, spesso ad esempio veniva chiamata in causa la Cina”.
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