“Continua la dieta dimagrante della Pubblica Amministrazione”. Così il sindacato commenta la significativa flessione del numero dei dipendenti pubblici, che nel giro di due anni sono scesi di 325 unità. Secondo Antonio Ceccoli della CDLS, questi tagli non sono stati accompagnati da modelli organizzativi nuovi in grado di produrre efficienza, basti pensare – sostiene Ceccoli – alle difficoltà in cui si trovano importanti servizi pubblici come sanità, scuola e poste.
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