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Centrale del latte, il Pdcs attacca il Governo

19 mar 2008
Centrale del latte, il Pdcs attacca il Governo
Centrale del latte, il Pdcs attacca il Governo
La Democrazia cristiana torna all’attacco sulla questione Centrale del latte e chiede risposte precise. Per la Dc il referendum appena svolto non può far passare in secondo piano la vicenda della Centrale del latte, definita “inverosimile”, e sulla quale i democristiani vogliono risposte precise. “Sul referendum – ha detto Pasquale Valentini – il nostro atteggiamento è di massimo rispetto, ma sconsigliamo i vari soggetti interessati dall’intraprendere letture di parte, e soprattutto non possiamo permettere che passi in secondo piano una questione politica che resta grave”. L’attenzione è dunque tutta per la Centrale del latte, da quando è emerso che i principali soggetti interessati all’acquisizione del caseificio non erano a conoscenza della trattativa che si protraeva ormai da oltre un anno e mezzo. “Accerteremo le responsabilità politiche ed eventualmente quelle di carattere penale – ha assicurato Loris Francini – e al prossimo Consiglio il governo non potrà rimanere in silenzio”. Per la Dc è incredibile che dopo una serie di rassicurazioni fatte sull’affidabilità dei promotori e del piano industriale presentato, queste si siano dimostrate inesistenti. “Possiamo accettare questo – si è chiesto Giancarlo Venturini – come atto di pura ingenuità? E se davvero il governo è stato raggirato, perché non è partita subito una denuncia?”. E c’è anche la lettera di un avvocato sammarinese sulla quale fare luce. Nella missiva, il legale affermava di parlare in nome e per conto delle società che hanno poi dichiarato di non aver mai saputo nulla dell’intera questione.

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