Sento il dovere di rispondere al Segretario di Stato Antonella Mularoni per rispetto dei sammarinesi, dei lavoratori della Centrale del Latte e delle persone (imprenditori e non) che hanno lavorato al progetto per il rilancio dell'azienda, allo scopo di evitare polemiche e fugare ogni incertezza su un tema così caro alla collettività.
Da parte mia e degli imprenditori sammarinesi che avevano sposato il progetto non c'è alcun interesse né volontà di cercare colpevoli o addossare responsabilità. Semplicemente, dopo la nostra manifestazione di interesse del 2011 nella quale si richiedeva alla parte pubblica di fornire tutta la documentazione specifica, la trattativa non si è mai avviata. Le parti non si sono mai sedute al tavolo per trattare perché, pochi mesi dopo, è caduto il governo e un altro Segretario di Stato si è avvicendato a quello con il quale la pratica era partita.
Non possono essere attribuite colpe ad alcuno. Ovviamente il nuovo Governo aveva altre, ragionevoli priorità, considerato il momento critico che stava vivendo il Paese. E noi, altrettanto ragionevolmente, avevamo i nostri problemi aziendali e ci è sembrato sensato attendere tempi migliori.
C'è forse una colpa in questo?
Ciò che mi rattrista è la brutta immagine - a mio parere immeritata e quanto mai ingiusta in questo caso - che il Segretario Mularoni sta dando degli imprenditori e dell'industria sammarinese nei suoi comunicati alla stampa sammarinese e italiana.
Solo a titolo di cronaca vorrei ricordare che l'interessamento degli imprenditori sammarinesi era nato nel 2008 e aveva richiesto più di un anno e mezzo di studi e approfondimenti tecnici, a spese proprie, per l'ammodernamento e lo sviluppo della Centrale del Latte. L'impegno era stato intenso, in termini economici, di energie spese e di tempo dedicato. La manifestazione di interesse presentata nel 2011 era frutto di quell'impegno.
Nel colloquio telefonico informale citato dal Segretario Mularoni, le ho motivato la caduta di interesse di noi imprenditori con il perdurare della situazione di stallo e di incertezza e le ho suggerito un'ipotesi di rilancio del progetto che prevedesse il coinvolgimento di altri partners quali l'Anis, l'Osla e la grande distribuzione. Lo spunto nasceva da un incontro avuto con l'Osla e alcuni rappresentanti della grande distribuzione sammarinese. Se il Segretario fosse stato seriamente interessato non si sarebbe limitato a un paio di telefonate, ma avrebbe dovuto avviare un tavolo formale di confronto.
Tengo infine a chiarire un punto che mi riguarda. La fidejussione da me personalmente prestata nell'aprile 2011, quale condizione da assolvere per la presentazione della manifestazione di interesse, è ancora oggi in essere e ne sto ancora pagando gli interessi. Altro che sciogliersi come neve al sole! In ogni caso sono ancora in attesa che mi venga restituita, come concordato in un incontro con una delegazione del Congresso di Stato alla presenza del precedente Segretario al Territorio Matteo Fiorini.
Chiudo con un interrogativo. Perché mai perdere tempo ed energie in una polemica sterile e deprimente invece di valorizzare la nuova opportunità che si apre per la Centrale del Latte con la proposta di questi imprenditori del settore caseario. Un interesse che dà un segnale di fiducia verso il nostro Paese e che dovrebbe rallegrarci tutti.
Comunicato stampa Simona Michelotti
Da parte mia e degli imprenditori sammarinesi che avevano sposato il progetto non c'è alcun interesse né volontà di cercare colpevoli o addossare responsabilità. Semplicemente, dopo la nostra manifestazione di interesse del 2011 nella quale si richiedeva alla parte pubblica di fornire tutta la documentazione specifica, la trattativa non si è mai avviata. Le parti non si sono mai sedute al tavolo per trattare perché, pochi mesi dopo, è caduto il governo e un altro Segretario di Stato si è avvicendato a quello con il quale la pratica era partita.
Non possono essere attribuite colpe ad alcuno. Ovviamente il nuovo Governo aveva altre, ragionevoli priorità, considerato il momento critico che stava vivendo il Paese. E noi, altrettanto ragionevolmente, avevamo i nostri problemi aziendali e ci è sembrato sensato attendere tempi migliori.
C'è forse una colpa in questo?
Ciò che mi rattrista è la brutta immagine - a mio parere immeritata e quanto mai ingiusta in questo caso - che il Segretario Mularoni sta dando degli imprenditori e dell'industria sammarinese nei suoi comunicati alla stampa sammarinese e italiana.
Solo a titolo di cronaca vorrei ricordare che l'interessamento degli imprenditori sammarinesi era nato nel 2008 e aveva richiesto più di un anno e mezzo di studi e approfondimenti tecnici, a spese proprie, per l'ammodernamento e lo sviluppo della Centrale del Latte. L'impegno era stato intenso, in termini economici, di energie spese e di tempo dedicato. La manifestazione di interesse presentata nel 2011 era frutto di quell'impegno.
Nel colloquio telefonico informale citato dal Segretario Mularoni, le ho motivato la caduta di interesse di noi imprenditori con il perdurare della situazione di stallo e di incertezza e le ho suggerito un'ipotesi di rilancio del progetto che prevedesse il coinvolgimento di altri partners quali l'Anis, l'Osla e la grande distribuzione. Lo spunto nasceva da un incontro avuto con l'Osla e alcuni rappresentanti della grande distribuzione sammarinese. Se il Segretario fosse stato seriamente interessato non si sarebbe limitato a un paio di telefonate, ma avrebbe dovuto avviare un tavolo formale di confronto.
Tengo infine a chiarire un punto che mi riguarda. La fidejussione da me personalmente prestata nell'aprile 2011, quale condizione da assolvere per la presentazione della manifestazione di interesse, è ancora oggi in essere e ne sto ancora pagando gli interessi. Altro che sciogliersi come neve al sole! In ogni caso sono ancora in attesa che mi venga restituita, come concordato in un incontro con una delegazione del Congresso di Stato alla presenza del precedente Segretario al Territorio Matteo Fiorini.
Chiudo con un interrogativo. Perché mai perdere tempo ed energie in una polemica sterile e deprimente invece di valorizzare la nuova opportunità che si apre per la Centrale del Latte con la proposta di questi imprenditori del settore caseario. Un interesse che dà un segnale di fiducia verso il nostro Paese e che dovrebbe rallegrarci tutti.
Comunicato stampa Simona Michelotti
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