Ad aprire la seduta il messaggio all'Aula della nuova coppia reggenziale Mina-Rondelli, trattandosi della prima sessione consiliare presieduta dai nuovi Capi di Stato. Fra i punti toccati la straordinaria risposta solidale del Titano in occasione della pandemia e dell'attuale crisi ucraina; con l'accoglienza di un grande numero di profughi. Poi alcune comunicazioni, sempre da parte dei Capitani Reggenti; come quella riguardante le Istanze d'Arengo presentate lo scorso 3 aprile: dichiarate tutte ammissibili tranne la numero 6.
Ha poi preso la parola il Segretario Belluzzi, che dopo aver espresso apprezzamento per il discorso della Reggenza, si è soffermato sulla risposta delle scuole sammarinesi alle esigenze dei profughi. La parte maggioritaria, infatti, sono bambini e ragazzi. Ed è stato sorprendente scoprire come tanti di questi giovani stiano seguendo le lezioni nel loro Paese d'origine tramite la didattica a distanza. Da qui – ha rimarcato Belluzzi – un sostegno del Titano nel fornire a questi studenti i mezzi necessari per la DAD, qualora manchino. Lodato poi l'impegno di insegnanti e studenti sammarinesi, che si sono resi disponibili anche con attività di tutoraggio. Attività di inclusione che proseguirà con i centri estivi. Il Segretario di Stato ha poi rimarcato come il sistema scolastico sammarinese sia pronto ad affrontare gli scenari che si potrebbero presentare a settembre nella malaugurata ipotesi che la crisi si protragga: collaborazione nell'attività della didattica a distanza; costruzione dei processi di inclusione qualora sia necessario avviare un percorso scolastico in Repubblica. Un ruolo, quello svolto dalle scuole del Titano di fronte a questa drammatica emergenza, apprezzato da diversi consiglieri.
E poi altri argomenti, di carattere prettamente interno. C'è chi, come Gino Giovagnoli, PDCS, ha denunciato un “comportamento non lineare dell'attuale politica” sul tema del trenino su gomma di Città. Il flusso turistico quest'anno verrà tutto veicolato nella zona alta, ha osservato. A seguire l'intervento di Matteo Zeppa incentrato sui recenti fatti di cronaca che avrebbero coinvolto rappresentanti della politica. Parole molto dure, quelle del rappresentante di RETE. Oggi come ieri – ha dichiarato - siamo in una situazione socio-culturale di stampo “schifosamente patriarcale”. A suo avviso, infatti, l'attenzione sarebbe focalizzata sui comportamenti delle vittime, e non su chi avrebbe perpetrato violenze. Un clima che secondo Zeppa scoraggia chi intende presentare denunce. Ha poi definito “indegna” la conferenza stampa di ieri; riferendosi probabilmente a quella di Libera nella quale è intervenuto Matteo Ciacci. “Quale è il significato di andare a testa alta?”. Il filo rosso – ha aggiunto - è uno solo: chi ha parlato sono stati i presunti violenti. Non una parola dalle presunte vittime, rimaste sole. E ciò – a suo avviso - con il placet di gruppi politici che hanno permesso “questa kermesse oscena”. Dito puntato anche contro le “rappresentazioni nei media”.
La violenza di genere va sempre condannata, ha osservato Iro Belluzzi, Indipendente di Libera; che ha dichiarato di condividere in parte – quantomeno sui principi ispiratori – l'intervento di Zeppa; del quale ha però stigmatizzato quella che ha definito la “propaganda”. Auspicato un “cambiamento culturale”. Ha poi dichiarato come anche in Aula abbia assistito ad “apprezzamenti che mettono in grossa difficoltà chi li subisce ma anche chi non condivide questi approcci”. Sollecitato allora un utilizzo corretto delle parole, del rapportarsi. Definite estremamente sconvenienti certe forme di “machismo”.
La verità venga affermata, ha dichiarato Aida Maria Adele Selva, PDCS, anche in ambito finanziario; richiamata allora la vicenda Titoli. Riflessioni anche sulla guerra in Ucraina: “una follia da fermare il prima possibile”; apprezzamento per le parole di Papa Francesco. Maria Katia Savoretti, RF, si è soffermata sulla mancata ratifica dell'accordo in materia radiotelevisiva fra San Marino e Italia. Purtroppo – ha ricordato - l'intesa fra i due Governi, che avrebbe dovuto procedere in maniera lineare, è stata stoppata in Commissione, alla Camera italiana. Il disegno di legge che è stato presentato dal Ministro degli Esteri italiano – ha continuato - “è stato accantonato”, così come i finanziamenti previsti dal 2021 al 2026. A suo avviso emerge “in maniera eclatante” una divergenza nel percorso parlamentare di ratifica, rispetto al documento firmato nell'ottobre 2021. Ci preoccupano le sorti di RTV e l'immobilità del Governo, ha dichiarato; da qui un OdG di cui è stata data lettura, nel quale si chiede al Governo di riferire in Commissione Esteri circa l'intera questione, oltre alle iniziative intraprese dall'Esecutivo per far fronte a questa situazione.
Ognuno di noi ha il dovere di prestare il proprio contributo a favore della collettività, ha dichiarato Barbara Gozi, PDCS. Condannata ogni forma di violenza: morale, fisica, verbale. Da Andrea Zafferani, RF, riflessioni sull'impatto dell'attuale crisi geopolitica; in particolare l'aumento dei costi delle utenze. Centrale, a suo avviso, l'aiuto alle fasce più deboli della popolazione. Il Governo su questa tematica sta tenendo una “posizione pilatesca”, ha dichiarato, “poco concreta”. Non si possono fare miracoli – ha ammesso -, ma ovunque nel Mondo le autorità stanno cercando di limitare l'impatto degli aumenti sulle famiglie. Ricordate allora alcune proposte; a partire da un intervento sul costo dei carburanti, o in tema di autonomia energetica. “Abbiamo bisogno di discutere su questi argomenti”.
Ad avviso di Guerrino Zanotti, Libera, vi sarebbero contrasti, in Maggioranza, sui temi strategici. “Si vivacchia”. Sul PdL riguardante la cittadinanza denuncia ulteriore ritardi; la sensazione a suo avviso è che si voglia “rimandare il problema”. Da Michele Muratori, Libera, un resoconto della missione di monitoraggio dell'OSCE focalizzata sulle recenti elezioni in Serbia. Quindi riflessioni sulla postura assunta dal Titano di fronte al conflitto in Ucraina. Siamo contro ogni forma di violenza e di guerra – ha chiarito – ma credo si potesse fare qualcosa di meglio riguardo alle sanzioni. Abbiamo perso un'occasione storica: essere interlocutori per un tavolo della Pace. Ricordata allora l'azione di Israele e Turchia. Rinnovato dunque l'invito a mantenere alta l'attenzione sul tema.
Nicola Renzi, RF, ha chiesto alla Maggioranza uno “scatto d'orgoglio”, per affrontare i temi decisivi per il futuro del Paese. Dure critiche all'attuale gestione della PA; “la spesa corrente ci pare fuori controllo”. Giovanni Zonzini, RETE, si è soffermato sulla questione Giustizia, con i rinvii a giudizio relativi all'ex Caso Titoli, rivendicando il lavoro delle Commissioni d'Inchiesta. Dopo alcuni casi di “lotte intestine” la Giustizia sta lentamente ritornando a funzionare, ha dichiarato. Stimoli poi alla Maggioranza, invitata a “portare a casa”, entro l'anno qualche riforma; ad esempio per contenere il disavanzo dello stato. Sulla stessa linea Francesco Mussoni, PDCS, “è un impegno personale lavorare affinché ci sia un cambio di paradigma a livello politico”. Indispensabile a suo avviso procedere quanto prima alle riforme IGR, previdenziale, PA. Dobbiamo entro l'estate affrontare dei percorsi significativi. La Sanità non funziona, ha poi aggiunto; pur specificando di non voler puntare il dito contro il Segretario di Stato e i Dirigenti.
Alessandro Mancini, NPR, ha ringraziato la Commissione d'Inchiesta per aver fatto quegli approfondimenti che non è stato possibile fare – ha detto - nella scorsa legislatura. Apprezzamento anche per il lavoro svolto dal Tribunale e dal suo Dirigente. Riflessioni anche sui già affrontati casi di cronaca: certe aggressioni alle nostre istituzioni non possono non essere accettate, ha detto; rimarcando poi come spetti alla Magistratura accertare i fatti. Le persone accusate di queste cose hanno diritto di difesa, ha sottolineato Alberto Giordano Spagni Reffi, RETE, che ha tuttavia insistito sulla necessità di tutelare le presunte vittime. Respinte le accuse di strumentalizzazione.
Non è stato semplice oggi entrare in quest'aula, ha ammesso Matteo Ciacci, Libera. Affronterò questa vicenda personale - che mi ha particolarmente addolorato - nelle sedi opportune, non aggiungerò niente rispetto a quanto detto ieri. E' quindi entrato nel merito delle altre questioni affrontate nel comma, apprezzando il pragmatismo di Mussoni, ma denunciando una visione non univoca, sulle riforme, nell'ambito della Maggioranza.
Quindi l'intervento del Segretario di Stato Lonfernini, con l'auspicio che la “politica chiacchierata” non sia l'unico argomento oggetto di dibattito; sarebbe “avvilente”. Si è poi detto colpito dalla risposta del Paese alle conseguenze del conflitto in Ucraina. “Una dimostrazione di grandezza”, avendo dato rifugio a più di 350 persone, accolte con amore.
Stefano Giulianelli, PDCS, si è soffermato sul tema della “neutralità attiva” di San Marino. Il vero interrogativo da porsi non è tanto l'adesione al sistema sanzionatorio UE, ma se il nostro Paese corra il rischio di appiattirsi in maniera acritica a decisione di altri, che stanno spingendo per un prolungamento del conflitto. Necessario, inoltre, a suo avviso, esprimere la propria ferma contrarietà alla corsa agli armamenti e ad ogni atto di guerra. Da qui l'invito ad ascoltare la voce di Papa Francesco.
Di fronte ai rinvii a giudizio è calato il silenzio, ha dichiarato Emanuele Santi, RETE, riferendosi all'ex caso titoli; invitando a mantenere alta l'attenzione su questo tema. Ha parlato di “banda Grandoni” e “banda Confuorti”. E poi il Segretario Pedini Amati, “mi auguro che tutto non cada in prescrizione anche questa volta”. Si è poi soffermato sul tema delle navette. “Non vorrei che cadesse il Governo sul trenino”, ha dichiarato tra il serio e il faceto. Ci siamo confrontati con il Governo e la Maggioranza su alcune soluzioni che non hanno trovato condivisione, ne cercheremo altre. Si è detto ben consapevole delle difficoltà dei commercianti di alcune zone, come la ex Stazione.
Sulle accuse di violenze e molestie nei confronti di esponenti politici l'intervento del Segretario Tonnini. Vicinanza alle donne coinvolte; non può instillarsi il minimo dubbio – ha sottolineato - che taluni comportamenti possano essere tollerati se sono implicati uomini delle Istituzioni. Necessario a suo avviso rinsaldare il legame con la cittadinanza e la capacità di risposta delle Istituzioni. Ricordati poi tutti gli organismi impegnati su queste tematiche. Ai partiti l'invito a non trasformare questi episodi in una guerra politica. Gli accertamenti sono in questo momento nelle mani del Tribunale ed è bene che vadano avanti.