Il comma comunicazioni si è aperto con l'intervento di Sara Conti, RF, che ha portato all'attenzione dell'Aula la situazione in Iran. Dopo la morte della giovane Mahsa Amini le proteste si sono diffuse da nord a sud e gli scontri sono sempre più accesi, ha ricordato; parlando poi della repressione del Governo di Teheran. Questa volta – ha sottolineato - la protesta non è limitata a un solo gruppo etnico, o sociale, ma è trasversale; e vede scendere in piazza molti uomini insieme alle donne. “Non si può tornare indietro”; “abbiamo il dovere di manifestare la nostra condanna ad un regime che uccide una ragazza perché indossa male un velo”. Da qui l'annuncio di un odg - sul quale RF auspica massima condivisione da parte del Consiglio – nel quale si richiama fra le altre cose la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e si esprime “profonda preoccupazione” e condanna per la repressione “che colpisce in particolare le donne”. Anche da Aida Maria Adele Selva, PDCS, attenzione per le “continue violazioni dei diritti umani” in tutto il Mondo. “Finché certi regimi dittatoriali continueranno a perpetrare certi comportamenti continueranno questi crimini”. “I diritti umani sono una conquista preziosa ma labile”. Guerrino Zanotti, Libera, si è associato alle precedenti dichiarazioni riguardanti la situazione in Iran; “doveroso esprimere tutta la nostra solidarietà”. E poi un riferimento alla riforma della previdenza; ha parlato di una “accelerazione” sui tempi della discussione, di un “mancato confronto”. Al PdL presentato in prima lettura mancano due articoli fondamentali, ha continuato: il prelievo dagli attivi dei fondi pensione e l'intervento del bilancio dello Stato a sostegno del sistema. Chiediamo al Governo di conoscere la portata di questa riforma e l'impatto sui conti pubblici.
E' stata data poi lettura ad un OdG, nel quale si registra la “mancanza di un progetto di sistema in grado di incidere positivamente sulle entrate di bilancio”; quanto alla riforma previdenziale si denuncia una “completa mancanza di confronto”, con un solo incontro con le forze di Opposizione e nessuno con la cittadinanza. Una assoluta mancanza di tempo fra la prima lettura e la convocazione della Commissione. Si chiede allora un rinvio della Commissione affinché i vari gruppi possano effettuare i necessari approfondimenti; e vengano resi noti gli emendamenti che intende presentare l'Esecutivo. “Abbiamo un problema di tenuta dei conti pubblici”, ha aggiunto Alessandro Bevitori; non vi è alcuna indicazione degli effetti della riforma. “Fateci vedere le proiezioni”. E poi sul debito: “stiamo andando verso un inverno che sarà un inferno”, dovremo farci carico di responsabilità “anche non nostre”; “ci troveremo a far fatica a ripagare i debiti”, neppure gli interessi. Necessaria una spending review, ha osservato. Sullo stesso tema Michele Muratori, che ha sottolineato la necessità di investire sulla riqualificazione energetica le risorse ottenute dall'indebitamento. “Non c'è programmazione in questo Paese; vale per qualsiasi cosa”, anche per la riforma delle pensioni, ha detto. E poi Matteo Ciacci, che è tornato a insistere sulla mancanza di condivisione su questo intervento strategico. “Il vostro atteggiamento è sempre stato poco incline al confronto”. Intervento a tutto campo, quello dell'esponente di Libera, anche sul tema del “nuovo ospedale”; in merito al quale ha sollecitato un'operazione di “chiarezza”. “Sull'ISS continuo a sentire tanto malcontento e poche soluzioni”.
A seguire Giovanni Zonzini, RETE, che si è detto colpito dall'atteggiamento delle Opposizioni sulla riforma delle pensioni. Non solo sul metodo; anche sulla portata dell'intervento, definito una “riformina”. “Hanno ragione, la riforma cerca di non fare macelleria sociale”, pur riducendo il disavanzo. Ha chiesto allora all'Opposizione di assumersi le proprie responsabilità portando proposte - ad esempio la riduzione degli assegni pensionistici o l'innalzamento dell'età pensionabile e dei contributi - per una riforma più incisiva. Denise Bronzetti, Gruppo Misto, si è soffermata sulle elezioni politiche italiane. Non sfuggirà a nessuno – ha osservato - come specialmente in tempi di crisi i destini della Repubblica italiana si incrocino con quelli della Repubblica di San Marino. “Ci sono questioni enormi in ballo”. Citati ad esempio i tavoli tecnici aperti. Da qui la richiesta affinché prossimamente il Congresso riferisca in Aula circa l'attuazione di progetti attualmente sul tavolo con la vicina Italia. Riflessioni sull'esito della tornata anche in merito alla politica estera, all'approvvigionamento energetico. Verrebbe quasi da chiedersi – ha sottolineato - se questo cambio sostanziale non sia forse dovuto a come siano stati gestiti la politica energetica, la questione del conflitto in Ucraina, i rapporti con l'UE. “C'è necessità di approfondire”, perché potrebbero cambiare le decisioni che il nascente governo italiano potrebbe prendere su questi dossier. E non è mancata un'analisi della sconfitta del centro sinistra; riguardante ad esempio l'attenzione alle fasce della popolazione più colpite dall'attuale situazione internazionale.
Eva Guidi, Libera, è tornata sulla riforma previdenziale, giudicando una “provocazione” l'intervento di Giovanni Zonzini, alla quale ha detto tuttavia di voler rispondere. Non ci sono gli elementi per chiamarla riforma; e neanche noi vogliamo che sia una riforma recessiva. “Spero che i dati voi li conosciate”; quale sarà l'impatto, anche temporale, della legge? Se avete i dati mettiamoci ad un tavolo che includa anche cittadini e parti sociali. Condivisa poi la necessità di condannare la repressione in Iran, e che il Governo porti un “messaggio forte” in questo senso negli ambiti internazionali. Sul tema anche Michela Pelliccioni, DML, che ha osservato come in molte aree del Mondo alle donne non siano riconosciuti neppure i diritti minimi. “Una protesta che coinvolge tutto il Paese”, “donne che per la prima volta sono supportate dagli uomini”. Data poi lettura ad un altro OdG nel quale si ricorda la posizione tenuta da San Marino nell'ultima sessione dell'Assemblea Generale ONU e i valori del Titano e si esprime ferma condanna per ogni violazione della libertà individuale; e dà mandato al Segretario agli Esteri di esprimere ferma condanna, negli organismi internazionali, per quanto sta accadendo in Iran. Quindi Giuseppe Maria Morganti, Libera, che ha fra le altre cose ricordato la situazione degli oppositori iraniani costretti all'esilio all'estero, e le numerose impiccagioni che continuano ad avvenire nella Repubblica Islamica. Iro Belluzzi, indipendente di Libera, ha stigmatizzato il fenomeno del “machismo” in ogni contesto. Quanto alle elezioni in Italia, ha chiesto al Governo se al di là delle strette di mano siano stati avviati tavoli tecnici sui vari dossier. Ad esempio sul sistema bancario. O sulla questione energetica: chiedo se si sono insediati tavoli tecnici per poter garantire l'erogazione di servizi. Doverosa, per Gaetano Troina, DML, la sensibilità mostrata dall'Aula sul tema della violenza, ad esempio con gli OdG sull'Iran. Quanto invece all'inasprirsi del conflitto in Ucraina ha osservato come sembrino cessati gli sforzi, a livello internazionale, per porre fine alle ostilità, e vi sia invece un inasprirsi dei toni. Da qui un invito al Governo ad adoperarsi per favorire una soluzione pacifica. Non si può rimanere inermi a guardare, perché è in gioco il futuro di tutti noi. Maria Katia Savoretti si è soffermata sulle problematiche dell'ISS, esprimendo anche perplessità sulle consulenze esterne; citata fra le altre cose il conferimento di un incarico finalizzato alla predisposizione di una normativa in materia di inclusione lavorativa. Intervento duramente stigmatizzato dal Segretario di Stato Lonfernini, che ha sottolineato le qualità professionali del professionista in questione, il compenso contenuto e l'importanza di un tema come quello dell'inclusione lavorativa. Quanto alla questione dei testi di riforma ha sottolineato come il confronto sia avvenuto fino a questo momento con modalità condivise, e proseguirà in futuro. Carlotta Andruccioli, DML, si è soffermata sull'esito della tornata elettorale italiana; ribadendo la necessità di continuare a tessere rapporti proficui con un partner strategico come Roma. Decisiva la questione delle forniture energetiche. Gian Matteo Zeppa, RETE, ha ringraziato Sara Conti per aver per prima preso parola sul dramma in corso in Iran. “Siamo fortunati a vivere in una democrazia”. Ricordati i rapporti di Amnesty sulle esecuzioni capitali nella Repubblica Islamica, la situazione in Afghanistan; richiamata l'attenzione anche sul tema delle violenze di genere a San Marino.
E' poi intervenuto il Segretario Stefano Canti per ricordare l'evento UNECE che si terrà la prossima settimana dal Palazzo Congressi Kursaal. L'ONU si installerà in Repubblica con un programma “serratissimo”, ha spiegato. Evento chiave la “Dichiarazione di San Marino” che verrà adottata da tutti i Paesi dell'UNECE per attenersi a principi di inclusività, sostenibilità, rispetto dell'ambiente e attenzione ai fenomeni climatici. Emanuele Santi, RETE, ha risposto alle perplessità di Libera sulla riforma previdenziale; il contributo dello Stato rimarrà, essendo già previsto dalle leggi precedenti, ha precisato. Ha poi parlato di 8 mesi di confronto con le categorie economiche e il sindacato. Vladimiro Selva, Libera, ha ribadito la necessità di avere a disposizione dati e proiezioni. “Stiamo navigando a vista”. Richiesti poi chiarimenti sulla questione del PRG e dei rapporti con Boeri. Mirko Dolcini, intervenendo a nome di Maggioranza ed Opposizione ha dato lettura ad un OdG condiviso sulla questione iraniana, nel quale si ricostruisce l'intera vicenda, dando conto delle posizioni degli organismi internazionali e della Repubblica. Nel testo si esprime profonda preoccupazione per l'ondata di repressione in risposta alle manifestazioni spontanee nelle quali le donne bruciano i veli e si tagliano i capelli. Condannata fermamente ogni forma di violenza contro chi protesta; sostegno alle donne nella loro ricerca di libertà. Infine si dà mandato alla Segreteria Esteri per esprimere la posizione del Titano negli organismi internazionali. E' intervenuto poi Andrea Zafferani, RF, sul problema energetico. Sono state espresse molte idee, ma manca l'azione, ha osservato. Da 4 Consigli a questa parte abbiamo provato a stimolare l'Aula, ma senza successo. Sollecitato un dibattito specifico, “perché stiamo cincischiando un po' troppo su questo argomento”. Riflessioni poi sulla crisi demografica, citando un articolo sulla situazione italiana. Sollecitato un welfare per la natalità sostenibile e condiviso. Alberto Giordano Spagni Reffi, RETE, dopo essersi soffermato sulla tragedia in corso in Iran, è passato ad una disamina dell'attuale situazione nel Vecchio Continente: dalla guerra in Ucraina alla crescita delle “destre” in alcuni Paesi. Citato l'esito delle elezioni in Italia. Massima attenzione, poi, alla questione energetica. Ma sono clamorosamente mancate soluzioni da parte del Governo, ha obiettato Luca Boschi, Libera. Per fronteggiare le problematiche imminenti serviranno risorse economiche per calmierare le spese delle famiglie e delle imprese.