Ieri, in chiusura di seduta pomeridiana, il via libera del provvedimento riguardo la partecipazione del Titano all'Expo di Osaka. Lavori che dovevano riprendere questa mattina dall'ultimo, dei decreti in ratifica: le disposizioni per l'esercizio e la manutenzione delle reti in alta tensione dell'energia elettrica, ai fini del loro potenziamento e razionalizzazione. Senonché, in avvio di seduta, l'esponente di RETE Matteo Zeppa ha fatto notare come non sia visibile – sul sito del Consiglio - la relazione accompagnatoria al provvedimento. Decisa dunque una momentanea sospensione dei lavori affinché il Segretario Bevitori possa effettuare le verifiche del caso.
Dopo una breve pausa il Segretario di Stato al Lavoro ha precisato come la delega permetta di riemettere il provvedimento, con efficacia fino a fine anno. Ha poi espresso il proprio impegno ad effettuare i dovuti accertamenti, e a depositare quanto prima la relazione affinché il decreto possa essere nuovamente portato in ratifica.
Chiuso dunque il comma, si è giunti allo step finale della Sessione: la discussione dei 3 odg sul tema del riconoscimento dello Stato di Palestina; epilogo della presentazione in prima lettura dell'apposito pdl di RETE. La Reggenza ha chiesto di verificare la possibilità di un accordo fra i gruppi, cui era seguito un dibattito appassionato, con sensibilità diverse anche in Maggioranza. A quel punto la seduta è stata nuovamente sospesa.
Nell'attesa di una possibile mediazione si è deciso poi di passare alla votazione degli ordini del giorno in tema di residenze. Quello di RF interroga il Governo in merito alle residenze atipiche soggette a regime fiscale agevolato e a quelle di pensionati; prevedendo in termini brevi la convocazione della Commissione Affari Esteri. E ciò per conoscere il numero di queste residenze; la quantità di immobili acquistati o acquisiti in locazione da parte dei soggetti in questione. E se siano stati rispettati tutti i requisiti richiesti, ad esempio in ambito sanitario. Sottolineati peraltro da RF i possibili effetti sul mercato immobiliare sammarinese.
Nella replica il Segretario di Stato Beccari si è impegnato a proporre alla prima convocazione utile della Commissione – probabilmente nella prima metà di settembre -, l'inserimento di un comma specifico. “E' una necessità che condividiamo”, ha aggiunto; anche alla luce dei provvedimenti che si dovranno adottare con la ratifica dell'Accordo UE. “Questa disponibilità l'avrei data anche in assenza di un odg”, ha poi precisato. Disponibilità apprezzata dai proponenti; non è mancato uno sguardo in prospettiva al tema dell'implementazione del percorso europeo. Ordine del Giorno ritirato.
Erano stati presentati poi altri due odg in materia di residenze fiscali non domiciliate. Il primo da RF, che ha osservato come nel dibattito sul programma di governo non vi fosse stato alcun riferimento sul punto; ricordata anche la precedente contrarietà di Libera, ora in Maggioranza. Si chiede dunque la convocazione della Commissione Affari Esteri per conoscere fra le altre cose il numero delle pratiche andate a buon fine, quali strutture alberghiere siano state coinvolte, e se vi sia la volontà del Governo di mantenere questo istituto. Ribadite una serie di preoccupazioni, già esternate all'epoca del confronto sul Distretto Economico Speciale.
Il Segretario Beccari ha rimarcato come la disponibilità di cui aveva parlato in precedenza fosse riferita anche a questo aspetto; sottolineando come oggi vi sia necessità di rivedere complessivamente il tema residenze. E poi una precisazione importante: al momento – ha dichiarato - non vi sono persone che risiedono a San Marino con questa modalità, né risultano domande in tal senso, “siamo a bocce ferme”. Anche in questo caso l'odg è stato ritirato.
Sulla stessa materia quello di RETE, lasciato invece in votazione. Fermammo il progetto DES quando eravamo ancora in Maggioranza – è stato detto -; ma ciò che uscì dalla porta rientrò dalla finestra con un emendamento all'assestamento di bilancio. La mediazione raggiunta era che tali residenze fossero possibili solo in hotel a 5 stelle. Ma poi – è stato aggiunto - una circolare del Dipartimento Esteri – ritenuta “troppo estensiva” - concesse tale possibilità anche a residenze private, non alberghiere. Accolta con sollievo, dal Movimento, la notizia della mancata presentazione di domande; ribadita tuttavia la volontà di fare chiarezza.
Il Segretario Beccari si è chiesto per quale motivo questo tema, e non altri, sia diventato un tema politico. Il DES è un progetto morto, ha poi rimarcato; biasimando altresì un certo atteggiamento nei confronti delle novità che possano portare investimenti. Ricordato ad esempio il dibattito sulla questione Amazon. Ha inoltre precisato il contenuto della circolare del Dipartimento Esteri cui si era fatto cenno; si parla sempre di hotel, a suo avviso, e che offrano servizi – seppure in strutture diverse – di categoria 5 stelle.
Ha inoltre ribadito la propria disponibilità al confronto; sempre che un odg non si risolva in una “censura al Governo”. Quindi le dichiarazioni di voto. Motus ha ricordato le proprie perplessità, quando era ancora in Maggioranza. Ritenuto un errore, inoltre, mettere in connessione il tema delle residenze con il problema degli appartamenti sfitti. L'ex segretario Fabio Righi, tornando alle parole del Segretario Beccari sulla questione Amazon, ha osservato come il progetto fosse stato boicottato proprio dalla DC.
E' stata dunque la volta della Democrazia Cristiana, che ha posto l'accento sulla disponibilità del Segretario agli Esteri per un dibattito complessivo in Commissione esteri sulle residenze; da qui l'invito a respingere l'odg. Quanto a Libera si è soffermata sulla complessità del tema, il presidente della Commissione Michele Muratori si è impegnato a promuovere un'analisi approfondita sulla questione nell'organismo; e ciò “nel più breve tempo possibile”. AR ha condiviso la necessità di un esame dettagliato di dati e conseguenze della normativa in materia. L'ambito più appropriato è quello della Commissione, è stato aggiunto.
Infine un richiamo all'Aula sull'utilizzo dello strumento dell'odg; ricordando come sia piuttosto da privilegiare l'interpellanza per ottenere dati. Anche il PSD si è detto orientato ad un respingimento dell'ordine del giorno, vista la disponibilità ad un confronto organico in Commissione. Riflessioni poi sull'emergenza abitativa. Orientata ad un voto favorevole invece RF, che ha ribadito le proprie perplessità sulla già citata circolare del Dipartimento Esteri; ritenendo inoltre potenzialmente distorsive, nei rapporti internazionali, le residenze fiscali non domiciliate. RETE dal canto suo ha rilanciato, annunciando la ripresentazione – nella Sessione di venerdì – dell'odg sugli NPL. Matteo Zeppa ha poi fatto cenno a “strani casi” in Consiglio dei XII. L'OdG è stato infine posto in votazione: respinto con 30 voti contrari e 12 favorevoli. Quindi l'ultimo passaggio: gli odg sulla Palestina.
La Reggenza ha chiesto se sia stato raggiunto un accordo fra i gruppi. A prendere la parola Giuseppe Maria Morganti; ha parlato di un testo che a suo avviso “elimina tutte le bandierine”. Nella proposta si impegna il Congresso ad addivenire al riconoscimento dello Stato di Palestina, e ciò sulla base di un “percorso progressivo” che preveda 4 passaggi: continuare a sostenere in ambito ONU il processo di ammissione della Palestina come membro effettivo; avviare l'accreditamento della rappresentanza diplomatica palestinese; favorire il processo di pace ed il mutuo riconoscimento dei due Stati, e l'attivazione di corridoi umanitari.
Sostenendo la possibilità, a San Marino, di accogliere i minori rimasti soli a causa del conflitto. Dopo un'altra pausa è stato reso noto come anche Motus ed RF appoggino l'odg di Maggioranza. Repubblica Futura ha dunque ritirato il proprio ordine del giorno. Nel quale – ha ricordato Nicola Renzi – si era puntato fra le altre cose sulla volontà di stigmatizzare con forza i fatti del 7 ottobre e mettere su carta una reazione – quella di Israele – ritenuta “spropositata”.
Il dibattito ha portato a una sintesi importante, ha riconosciuto il Segretario Beccari. Come Segretario agli esteri – ha aggiunto - ho già un mandato forte contenuto nel programma di governo; questo odg rafforza ulteriormente quel mandato. E poi un annuncio importante: la richiesta di un incontro con l'Ambasciatore di Palestina, che si terrà domani.
Si discuterà delle modalità dell'apertura dei rapporti diplomatici, ha rivelato Beccari. Una tappa è già in corso, ha dunque sottolineato. Non perdiamoci nelle sfumature del testo – ha aggiunto -, guardiamo alla sostanza. Da qui un appello a RETE affinché possa sostenere la proposta di gran parte del Consiglio. Domani, se votiamo all'unanimità, posso dire che c'è un parlamento intero a sostegno di questa iniziativa. Medesimo l'appello dai banchi di Libera.
Per RETE ha preso la parola Giovanni Zonzini, che ha ricordato come questo dibattito sia nato dalla presentazione del proprio Progetto di Legge. Cui seguì un ordine del giorno molto stringato. Ha parlato della diffidenza del Movimento; ma prima dell'intervento del Segretario Beccari. Come forma di apertura di credito verso Maggioranza e Governo e in particolare del Segretario agli Esteri. Da qui la decisione di ritirare l'odg; ma “la partita non è finita”. Assicurato infatti un costante monitoraggio affinché il percorso annunciato sia portato a termine. Quanto avvenuto è comunque letto da RETE come una “vittoria politica”. Il riconoscimento dello Stato di Palestina è l'atto politico più importante che il nostro Paese possa fare in solidarietà del popolo di Palestina. Infine una postilla: ritireremo il PdL quando si arriverà al definitivo riconoscimento. Plauso bipartisan dell'Aula per il raggiungimento di questa mediazione. Infine la votazione dell'OdG, all'unanimità.