Per Civico 10 “il Paese deve fare senza indugio dei passi concreti verso una maggiore integrazione con l'Europa, ma in questo senso il referendum cade nel momento meno opportuno”. E' infatti in ballo da qualche tempo – precisa Civico – un percorso “intermedio” di integrazione fra Ue e Piccoli Stati che è diverso dall'adesione piena, come invece chiede il quesito referendario, e che potrebbe farci ottenere il risultato che auspichiamo in tempi più brevi. “Il primo passo da compiere – rimarca il movimento – è creare un'opera di informazione onesta e completa, per far capire ai cittadini a che punto siamo del “percorso intermedio”, su cui è inspiegabilmente calato il silenzio”.
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