Civico 10 interviene sulla questione dei crediti monofase, facendo notare che dopo l'ultimo riferimento - datato 2014 – da parte dell'allora segretario alle Finanze Claudio Felici, non si è saputo più nulla in proposito.
Felici parlò di 207 milioni di euro di “crediti valutati di dubbia esigibilità”. L’unica possibilità rimasta allo Stato per cercare di recuperare il recuperabile – ricordano - è quella di esplorare la possibilità legale di condurre azioni di responsabilità civile contro gli amministratori di società che hanno chiuso lasciando debiti monofase con lo Stato senza concordare piani di rientro, in modo da tentare di aggredire i patrimoni personali di chi si è reso responsabile di certi buchi.
Questo – sottolinea il movimento - è ciò che il Governo del 2006 si era riproposto con apposita delibera, inspiegabilmente mai applicata. Delibera che dunque per Civico 10 andrebbe assolutamente ripresa nei suoi contenuti.
Felici parlò di 207 milioni di euro di “crediti valutati di dubbia esigibilità”. L’unica possibilità rimasta allo Stato per cercare di recuperare il recuperabile – ricordano - è quella di esplorare la possibilità legale di condurre azioni di responsabilità civile contro gli amministratori di società che hanno chiuso lasciando debiti monofase con lo Stato senza concordare piani di rientro, in modo da tentare di aggredire i patrimoni personali di chi si è reso responsabile di certi buchi.
Questo – sottolinea il movimento - è ciò che il Governo del 2006 si era riproposto con apposita delibera, inspiegabilmente mai applicata. Delibera che dunque per Civico 10 andrebbe assolutamente ripresa nei suoi contenuti.
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