Tutto parte da una istanza d'arengo, già accolta dall'Aula, che chiede di estendere il diritto alla convivenza senza alcuna discriminazione. Il Segretario agli esteri anticipa la volontà di correggere alcune criticità registrate nell'applicazione della legge, soprattutto per la convivenza more uxorio. La parificazione delle convivenze di fatto va regolamentata all'interno dei diritti riservati alle unioni. E in autunno, assicura, arriverà una proposta complessiva di riforma per rivedere le norme sulla residenza del nucleo familiare, i permessi per conviventi, i minori in affido pre-adottivo, insieme alla raccomandazione fatta dall'Ecri sul problema delle badanti. Una spiegazione che non convince i commissari di minoranza. Secondo Luca Santolini di Civico 10, l'istanza è un modo soft per introdurre a San Marino il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. Un discorso di diritti civili, spiega, non solo di convivenza. I diritti non si discutono, dice il socialista Federico Pedini Amati, che però ritiene una forzatura il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Matteo Zeppa, di Rete, prende le distanze dalla proposta di Valentini. L'istanza parla chiaro, afferma. E' stata approvata e di fatto sospesa, verrà cestinata da una Commissione? E i tempi previsti per legge non sono stati rispettati. In primo piano anche la ratifica dell'Accordo contro le doppie imposizioni. L'ordine del giorno approvato dall'Italia preoccupa l'Upr. Una prassi strana, dice Marco Podeschi, tra due Paesi che hanno buoni rapporti. Non la pensa così il segretario del pdcs Marco Gatti, sottolineando la velocità e l'unanimità con cui si è giunti alla ratifica. Intanto è la direzione generale del Dipartimento finanze a rassicurare sui tempi per la cancellazione del Titano dalla Black list. Il segretario Valentini lo ha detto in Commissione esteri e lo ha ripetuto al Consiglio. All'indomani della ratifica in Senato dell'accordo contro le doppie imposizioni, Valentini ha incontrato la direzione generale delle Finanze e il vice ministro dell''Economia, per avere informazioni più precise sulle procedure e i tempi per l''emissione del decreto che depennerà la Repubblica dalla famigerata lista del Mef. C'è l'impegno della direzione generale a parlarne con il ministro, anticipa. Ancora non ci hanno fornito informazioni ma, assicura, non ci sono ostacoli al percorso e la volontà è di fare presto.
Sonia Tura
Sonia Tura
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