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Commissione Finanze: scintille in maggioranza sul pdl del Segretario Righi. Focus su debito e riforme

di Mauro Torresi
5 apr 2022

L'obiettivo del Governo è portare a casa le riforme in tempo per la visita “Article 4” del Fondo Monetario a settembre. Riguarderanno Igr, pensioni e lavoro. Fmi che si trova sul Titano proprio in questi giorni, in delegazione ridotta, per un focus sul bilancio di previsione.

Oggi in Commissione Finanze la presentazione della relazione sulla riforma dell'imposta generale sui redditi da parte del segretario Marco Gatti. La settimana prossima ci sarà il confronto con le categorie economiche e finanziarie. Ribadito l'impegno di arrivare prima dell'estate a definire il progetto. Gatti punta a generare 20-25 milioni di entrate. Dibattito in Aula anche sulla gestione del debito. Per il segretario alle Finanze si dovrà tenere un equilibrio tra debito interno ed estero. Sull'emissione dei titoli di Stato interni si è “rallentato”, spiega Gatti. Al 31 marzo la liquidità ammontava a 56 milioni di euro. Valore “al di sopra delle proiezioni”, sottolinea, visto che sono stati pagati i 150 milioni per il debito Cargill. In questo modo, prosegue Gatti, c'è più tempo per valutare strategie e per andare sul mercato interno in soluzioni graduali. Annunciato un provvedimento di legge per gestire la questione.

Se tra la maggioranza si registra un sostanziale appoggio alle azioni del Governo su questo fronte, le opposizioni forniscono obiezioni. A partire da Rf che definisce “preoccupante” la situazione liquidità, viste le imminenti liquidazioni e i TFR nel pubblico impiego e le scadenze relative a Banca Cis. Libera mette in guardia sulla difficoltà di una ripartenza, a novembre, in assenza di interventi di riforma.

In Aula anche i progetti di legge della Segreteria Industria tra i quali la normativa per semplificare l'avvio di attività economiche, approvata all'unanimità. Le novità rientrano in un progetto più ampio di ristrutturazione, spiega il segretario Fabio Righi, senza “stravolgere” le regole sulle società. Ma Rete, Npr e Dc presentano un ordine del giorno – approvato - per introdurre maggiori controlli e contrastare i prestanome e altre distorsioni. E' a questo punto che gli animi nella stessa maggioranza si accendono, con Righi che parla di “odg strumentale” e della volontà di “commissariare” il lavoro della sua Segreteria. Rete invita allora a “evitare gli isterismi”. E dall'opposizione, Libera parla di “spettacolo indegno”.

Approvato, poi, il pdl sulla “disciplina del negozio a tempo” . E in Aula la seduta segreta con l'audizione dell'Amministratore unico della Società di gestione degli attivi dell'ex Bns: al centro l'aggiornamento sullo stato delle attività.





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