Dopo la lettura integrale della relazione conclusiva dell’indagine amministrativa sul caso “licenzopoli”, legata a irregolarità nel rilascio di licenze, imprese fittizie e doppie abitabilità, che ha visto coinvolti anche impiegati della pubblica amministrazione, liberi professionisti e agenti della Polizia Civile, sono stati votati, infatti, due diversi ordini del giorno: uno a firma della maggioranza, l’altro presentato invece dal Partito dei Socialisti e dei Democratici, con l’appoggio di SU. E’ passato quello della maggioranza, che prevede misure per contrastare il ripetersi del fenomeno. Quello del PSD chiedeva invece di guardare anche al passato, inviando tutti gli atti dell’indagine all’avvocatura dello stato per verificare i presupposti per azioni risarcitorie a ristoro di eventuali danni per lo stato e anche agli ordini professionali, per verificare violazioni di norme deontologiche, chiedendo poi che gli esiti di quanto disposto tornassero alla commissione.
E’ stato votato a votazione segreta con 6 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti, ma non è stato ritenuto approvato per una interpretazione del regolamento consiliare, sollevata dal presidente della commissione.
E’ stato votato a votazione segreta con 6 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti, ma non è stato ritenuto approvato per una interpretazione del regolamento consiliare, sollevata dal presidente della commissione.
Riproduzione riservata ©