La Commissione Finanze è tornata a riunirsi in mattinata, prima della riapertura della sessione consiliare, per la presentazione del Programma economico 2018 da parte del Segretario di Stato per le Finanze. Ma data la ristrettezza dei tempi, commissari tutti concordi nel rinviare il dibattito sul documento in una sessione successiva, a settembre. Celli ha comunque indicato l'obiettivo, ovvero il pareggio strutturale di bilancio nel 2019. Affrontati anche i punti critici per portare in equilibrio i conti: quindi una percentuale troppo elevata di spesa corrente, “siamo ancora molto vicini al 90%” - ha detto - e la gestione della liquidità. “C'è chi, in questi mesi – ha ricordato Celli - ha sottolineato come si sia creato un allarmismo diffuso sulla liquidità di cassa ma il problema esiste ed è strutturale”. E ancora, l'incidenza degli interventi per la tutela dei risparmi e le esigenze di ricapitalizzazione di Cassa di risparmio “avranno – ammette Celli - un impatto sulla gestione dei conti pubblici”. Ma per conoscere quanto peserà questo impatto “al momento non quantificabile”, bisognerà attendere di avere un quadro più delineato, “dopo l'estate”, ha assicurato il segretario di Stato. I lavori della Commissione riprenderanno lunedì con l'esame dei due progetti di legge sullo sviluppo presentati rispettivamente da Pdcs e Governo.
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