Cala il sipario sul 12° congresso della Cdls. I delegati hanno approvato la mozione conclusiva, ed eletto i 25 membri del Consiglio Confederale. Nella mozione conclusiva la Cdls ha elencato le priorità, che saranno alla base della sua futura azione propositiva. La Confederazione Democratica chiede uguali diritti per tutti i lavoratori, senza discriminazioni di provenienza e nazionalità, la riforma del mercato del lavoro e delle pensioni, sistemi di controllo efficaci e rigorosi, la tutela delle categorie più disagiate, un piano sanitario nazionale e l’istituzione di una carta dei servizi. Non mancano riferimenti alla politica di contenimento dei prezzi, alla creazione di un fondo interbancario a tutela dei risparmiatori, e ad uno sviluppo basato su giustizia sociale ed equità fiscale. Dopo tanta armonia, il dibattito si è improvvisamente animato con le parole di Tiziano Arlotti, delegato ed assessore al comune di Rimini, che prima del voto alla mozione conclusiva ha preteso ed ottenuto l’eliminazione, dal testo finale, di ogni riferimento a casinò e gioco d’azzardo, da lui considerato “antitetico alla cultura del lavoro”. Qualcuno non ha gradito quella che ha considerato quasi un’ingerenza, come Stefano Zonzini che ha ricordato che sarà San Marino, Stato autonomo, a prendere decisioni in merito. La mozione è stata infine approvata a maggioranza, con un voto contrario. I delegati hanno poi votato ed eletto i membri del nuovo Consiglio Confederale, quest’anno allargato da 23 a 25 unità, il cui primo compito sarà eleggere i sette membri della segreteria, compresi il segretario generale e i due vice.
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