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Conferenza Programmatica PDCS: gli interventi delle forze politiche

25 nov 2006
Partito Democratico Cristiano
Partito Democratico Cristiano
La Democrazia Cristiana fissa le priorità per il futuro del paese e nella conferenza programmatica, alla Sala Sums, raccoglie convergenze e distinguo dalle forze politiche che si alternano sul palco. Ieri sera, il partito di maggioranza relativa aveva illustrato le proprie posizioni su legge elettorale, progetto economico, relazioni con l’estero, centralità dell’uomo. Ma è la riforma del voto a tenere banco, soprattutto nelle relazioni dei partiti di governo. A proposito, non è mancato qualche accenno polemico da Psd e Sinistra Unita su un invito alla conferenza un pò tentennante. Riforma che non può prescindere da tre punti cardine: coalizioni pre elettorali, norme antiribaltone, premio di maggioranza, con l’ intervento del coordinatore di Alleanza Popolare, Mario Venturini, che ha precisato come in questo momento il voto estero non sia una priorità per il suo partito: “ Sembra strano che sia io a dirlo – ha detto – ma la nostra attenzione si è spostata sui giochi. Resta fermo comunque l’articolo 7 della legge sulla cittadinanza". Il capogruppo Psd, Claudio Felici punta anche il dito sui rapporto con l’estero: "È difficile – dice riferendosi alla posizione democristiana – mantenere la propria diversità e sovranità, chiedendo poi agli altri stati, quando serve, di considerarci uguali". Roberto Tamagnini, di Sinistra Unita, si dice favorevole, al voto di genere, cioè in pratica l’impossibilità di esprimere preferenze dello stesso sesso, ma chiede di preservare anche le forze più piccole. Nuovo Partito Socialista pone invece il problema della rappresentanza: "Non ci sono le persone adatte – dice Erik Casali – a interloquire con l’Italia". Invita poi a fare piazza pulita di aziende e banche che creano problemi senza che intervengano dall’ esterno. I Sammarinesi per la Libertà ammettono che le cose nell’ultimo periodo, se non peggiorate, comunque non si sono fermate: "Bisogna essere consapevoli – per Giuseppe Rossi – che i problemi vanno affrontati". Da Noi Sammarinesi è arrivato un appello a tutti i consiglieri: "Se vogliono la legge elettorale – dice Marco Arzilli - che la votino, così, una volta per tutte, verrà allo scoperto chi non la vuole". Lo scetticismo sull’arrivo in porto della riforma viene espresso anche dai Popolari Sammarinesi, che per voce di Angela Venturini, ricordano come i partiti dell’astensione stiano lavorando alla messa a punto di un referendum sulla preferenza unica. Glauco Sansovini di Alleanza Nazionale chiude gli interventi, mostrandosi perplesso per la posizione di AP sul voto estero, vero e proprio cavallo di battaglia, e auspica una coalizione di governo coesa, con le stesse radici, in grado di portare a termine le priorità in campo istituzionale, politico, economico e sociale.
"Siamo ancora il partito di riferimento - così chiude la conferenza Marco Gatti - per quello che rappresentiamo", riallacciandosi all’intervento di apertura di Gabriele Gatti, che ha ricordato come la discriminante che attualmente divide le forze politiche sia la questione morale.

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