“È stata una occasione per far sentire la nostra voce, stimolare la risposta italiana”. Un atto doveroso, insomma per la maggioranza. Gli effetti si vedranno dai resoconti dei giornali. “Abbiamo messo in evidenza le nostre ragioni - dice Gianfranco Ugolini del Pdcs - per riallacciare il dialogo”. “Il percorso di trasparenza intrapreso andava gridato ai 4 venti” per i Moderati. "Dobbiamo creare le condizioni perché l’Italia ci veda come una opportunità" ribadisce Rattini di Nps. Concorde anche Ap nel vedere la conferenza di Roma come una risposta alla campagna mediatica contro San Marino. Giudizio positivo per gli Eps, anche se temono che andasse fatta prima, per non rincorrere gli avvenimenti. "I provvedimenti sono stati portati avanti - ricorda Menicucci - nel più ampio consenso grazie al nostro ruolo". Diversa l’interpretazione dell’opposizione. Il Psd legge la comunicazione del Governo come quella di un paese che elemosina un incontro politico. Ma Claudio Felici spera possa produrre qualche effetto, visto che il primo luglio si avvicina. Sinistra Unita sottolinea l’ambiguità di un Governo che rischia, nella capitale, una figuraccia. "Con atteggiamenti contraddittori al suo interno sulla linea da tenere e - prosegue Foschi - con provvedimenti in cui non c’è stato il coraggio di affrontare le cose fino in fondo".
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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