La nuova legge elettorale non affronta il nodo del voto estero, ecco che Nuovo Partito Socialista torna a proporre l’iniziativa referendaria per la riduzione delle preferenze, da tre a una. “Intanto – spiega Augusto Casali – porrà fine ai viaggi elettorale per conto terzi in cerca di preferenze; rinsalderà la frattura tra residenti in territorio e quelli non, causata da politici e responsabili delle comunità estere e frenerà le cordate, lasciando spazio in consiglio ai giovani”.
Il primo giugno NPS ha depositato il quesito in segreteria istituzionale e a breve partirà la raccolta delle firme. “Impossibile – ricorda Casali – tornare a votare il 3 agosto, come accadde 4 anni fa”, lamentando come ci fosse stata una volontà ben precisa di boicottare il referendum. L’iniziativa intende moralizzare non solo la politica, ma lo stesso approvvigionamento del consenso. “Se i cittadini ci danno una mano – aggiunge Massimo Cenci – cambieremo l’approccio tra cittadino e politica, ogni candidato sarà espressione di un elettore, cosa che gli restituirà anche maggiore dignità e responsabilità in consiglio”.
“Da quel quesito del 2003 – conclude Erik Casali – molti fatti anche gravi non hanno trovato risposte. Per esempio l’esposto presentato da 5 partiti, due dei quali al governo, sugli episodi legati al voto di scambio all’indomani delle elezioni avvenute giusto un anno fa”.
Il primo giugno NPS ha depositato il quesito in segreteria istituzionale e a breve partirà la raccolta delle firme. “Impossibile – ricorda Casali – tornare a votare il 3 agosto, come accadde 4 anni fa”, lamentando come ci fosse stata una volontà ben precisa di boicottare il referendum. L’iniziativa intende moralizzare non solo la politica, ma lo stesso approvvigionamento del consenso. “Se i cittadini ci danno una mano – aggiunge Massimo Cenci – cambieremo l’approccio tra cittadino e politica, ogni candidato sarà espressione di un elettore, cosa che gli restituirà anche maggiore dignità e responsabilità in consiglio”.
“Da quel quesito del 2003 – conclude Erik Casali – molti fatti anche gravi non hanno trovato risposte. Per esempio l’esposto presentato da 5 partiti, due dei quali al governo, sugli episodi legati al voto di scambio all’indomani delle elezioni avvenute giusto un anno fa”.
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