Aprire un tavolo di confronto con l’Esecutivo per rivedere i tagli in un clima costruttivo e tenendo conto delle condizioni di svantaggio in cui versano alcune Regioni. La lettera inviata ieri al Ministro Tremonti, dagli amministratori di Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Calabria sembrava avere aperto una breccia nel fronte, fino ad ora monolitico, dei Governatori. “Non è così – ha subito dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani – non c’è alcuna spaccatura; l’iniziativa è stata presa in relazione al piano di rientro sulla sanità”. Sulle stesse posizioni il Presidente della Lombardia Roberto Formigoni, nei giorni scorsi tra i più duri nei confronti dell’Esecutivo. Nel documento approvato all’unanimità, dalla Conferenza del 15 giugno, si parlava infatti di “manovra irricevibile”, di “tagli incostituzionali”. Dalla Conferenza partì perfino la proposta di rimettere al potere centrale, per motivi di budget, una serie di competenze quali salute, trasporti ed opere pubbliche. Ora il clima sembra cambiato, non si parla più di “muro contro muro”. Tra i promotori di questo cambio di strategia vi sarebbe il Governatore del Lazio Renata Polverini, che sabato si era incontrata con il collega campano Stefano Caldoro. Ora si attende la risposta di Giulio Tremonti, che mercoledì terrà una relazione, in Consiglio dei Ministri, proprio sul finanziamento degli Enti Territoriali.
Gianmarco Morosini
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