Di certo cambia tutto. Il parco scientifico tecnologico sarà internazionale e metterà in campo la cooperazione economica tra Italia e San Marino. Questo, spiega Arzilli, non significa escludere le Regioni, che avranno un ruolo fondamentale, ma il rapporto sarà tra Stati. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo delle imprese italiane rispetto al Pil sono dello 0,65%, contro una media europea dell’1,21%. San Marino, secondo Arzilli, potrebbe diventare una risposta. Tra qualche mese il progetto verrà definito. I tempi, sottolinea, saranno molto brevi. L’idea di svilire i nostri confini con insediamenti esterni, dice, è stata totalmente abbandonata. Non ci saranno speculazioni immobiliari e si svilupperà un network piuttosto che un parco fisico. So che se ne parla da tempo, ricorda Arzilli. Forse non si è mai trovato un accordo perché gli appetiti erano diversi dallo sviluppo industriale. Il Segretario all’industria parla di un fatto storico per il nostro Paese. Siamo al lavoro per creare la struttura, gli obiettivi e per incentivare le imprese a venire a fare ricerca. E soprattutto dice riferendosi al collega italiano “ci crediamo tutti e due”.
Sonia Tura
Sonia Tura
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