Nulla da obiettare sulla convenzione stipulata con la San Marino Giochi, tutto regolare in merito all'intesa per l'acquisizione dell'ex garage Masi. Così l'avvocatura dello Stato ha risposto alle richieste di accertamento del Congresso di Stato sulla scorta di un ordine del giorno approvato in Consiglio Grande e Generale nel dicembre scorso. Con il documento si chiedeva di accertare la veridicità delle affermazioni emerse nel corso del dibattito consigliare. In quell'occasione, lo ricordiamo, il Capogruppo di Alleanza Popolare, Tito Masi, aveva avanzato pesanti perplessità sui legali rappresentanti della GHM e la loro trasparenza. In un secondo ordine del giorno, respinto, si chiedeva di non concedere più la vendita dell'immobile di città, di confermare la data del 31 agosto 2004 come scadenza del contratto di locazione di una porzione del palazzo Kursaal, dove attualmente si esercita il Bingo; di revocare alla Giochi San Marino la concessione per violazione degli obblighi assunti; inoltre di promuovere la rescissione della convenzione del 25 ottobre 2001 per inadempienza contrattuale. Un giudizio, quello dell'avvocatura dello Stato, che di fatto dà il via libera alla vendita dell'immobile alla cifra di circa 3 milioni e 850 mila euro, l'equivalente di 7 miliardi e 400 milioni di vecchie lire. Se ne discuterà sicuramente nella sessione consiliare che si aprirà martedì. Intanto, dal Congresso di Stato, arriva il consenso per la legge che istituisce l'authority sulle attività sanitarie private. Affrontato dall'esecutivo anche il tema della vivibilità dei centri storici, con l'impegno di individuare le soluzioni più idonee per garantire, nei castelli, i vari servizi, non solo di carattere commerciale. La legge sul commercio del 2000 – sottolinea il Segretario di Stato Claudio Felici – deve essere rivista, per ricercare un punto di equilibrio nella rete di distribuzione, dove accanto ai grandi punti vendita possano coesistere anche i piccoli esercizi. Sempre in tema di commercio si terranno nei prossimi giorni gli incontri con le associazioni di categoria per l'adozione del nuovo regolamento sulla vendita di armi giocattolo, nei quali saranno illustrati la normativa e i controlli previsti.
Prendendo spunto dalle istanze che gli studenti avevano presentato alla Reggenza negli incontri del 18 e 20 febbraio scorsi, l'esecutivo ha nominato un gruppo di lavoro, composto da responsabili delle segreterie al territorio, la pubblica istruzione, le politiche sociali e lo sport. Avrà il compito di individuare soluzioni ottimali alle richieste dei giovani, che lamentano la carenza di spazi di aggregazione e di incontro, impianti sportivi fruibili anche da chi non svolge attività agonistica, strutture scolastiche più adeguate. La volontà . spiega il segretario Rosa Zafferani – è quella di individuare le risposte possibili, razionalizzando l'esistente e coinvolgendo, magari, quelle forme di volontariato che possono portare un contributo fattivo. Novità poco piacevoli in vista per alcuni dipendenti dell'Università, che rischiano di dover rimborsare gli importi erroneamente versati loro per la ricostruzione di carriera. Il caso interessa circa 10 dipendenti dell'Ateneo, assunti inizialmente con un contratto privatistico. La direzione dell'Università, sentito il parere del proprio legale, aveva riconosciuto il diritto e provveduto alle liquidazioni, ma il Consiglio di Amministrazione, poco convinto, ha ritenuto di chiedere un parere all'avvocatura dello Stato che ritenuto impropria la decisione ritenendo non corretta la modalità adottata. Ora le ricostruzioni di carriera sono state bloccate e una trattativa è aperta con le organizzazioni sindacali.
Prendendo spunto dalle istanze che gli studenti avevano presentato alla Reggenza negli incontri del 18 e 20 febbraio scorsi, l'esecutivo ha nominato un gruppo di lavoro, composto da responsabili delle segreterie al territorio, la pubblica istruzione, le politiche sociali e lo sport. Avrà il compito di individuare soluzioni ottimali alle richieste dei giovani, che lamentano la carenza di spazi di aggregazione e di incontro, impianti sportivi fruibili anche da chi non svolge attività agonistica, strutture scolastiche più adeguate. La volontà . spiega il segretario Rosa Zafferani – è quella di individuare le risposte possibili, razionalizzando l'esistente e coinvolgendo, magari, quelle forme di volontariato che possono portare un contributo fattivo. Novità poco piacevoli in vista per alcuni dipendenti dell'Università, che rischiano di dover rimborsare gli importi erroneamente versati loro per la ricostruzione di carriera. Il caso interessa circa 10 dipendenti dell'Ateneo, assunti inizialmente con un contratto privatistico. La direzione dell'Università, sentito il parere del proprio legale, aveva riconosciuto il diritto e provveduto alle liquidazioni, ma il Consiglio di Amministrazione, poco convinto, ha ritenuto di chiedere un parere all'avvocatura dello Stato che ritenuto impropria la decisione ritenendo non corretta la modalità adottata. Ora le ricostruzioni di carriera sono state bloccate e una trattativa è aperta con le organizzazioni sindacali.
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