Nella giornata di lunedì 8 luglio p.v. i consiglieri William Giardi, Giovanni Lonfernini e Marco Podeschi depositeranno - presso la Segreteria Istituzionale - la seguente interpellanza:
L'esclusione degli studenti dei Paesi non membri dell'Unione Europea o fuori dallo Spazio Economico Europeo - dal primo gennaio 2014 - al progetto "Erasmus for all" e' una indubbiamente una brutta notizia.
E' impossibile, infatti, pensare che i nostri studenti che - in grandissima parte frequentano università italiane - vengano tagliati di fuori da una importante opportunità in termini di formazione.
Cosi' come e' discutibile la posizione del Governo quando arriva ad affermare che il grado di possibilità' di usufruire dei vantaggi offerti ai giovani sammarinese dal progetto "Erasmus for all" dipenderà' principalmente dalle scelte che verranno fatte dal nostro Stato in materia di maggiore integrazione europea.
Se, quindi, il referendum sulla richiesta di adesione all'UE non dovesse essere bocciato ci sarebbero ricadute negative anche sul settore della formazione e dell'istruzione?
Ciò' sarebbe inaccettabile e lo diciamo a prescindere dal referendum stesso.
Ricordiamo che il tema dell'istruzione e della formazione erano, infatti, alcuni tra i punti qualificanti dell'accordo di cooperazione ed Unione Doganale siglato tra il nostro Stato e l'allora Comunità Economica Europea (CEE).
Peccato che, nonostante la validità' dell'accordo su questi punti, in oltre venti anni poco e' stato fatto in termini di negoziato e di risultati.
Si perderebbe soprattutto una grande opportunità' nata nel 1987 per opera della Comunità Europea con cui si sanciva la possibilità a uno studente universitario europeo di effettuare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università.
Dalla sua creazione si è giunti a mobilitare all'interno della comunità europea più di 2,2 milioni di studenti.
Attualmente più di 4.000 istituzioni universitarie di 31 paesi aderiscono al progetto.
In ragione di questo interpelliamo il Governo per conoscere:
- Quale e' la posizione del Congresso di Stato sui programmi di studio e di formazione promossi dall'Unione Europea;
- Quali iniziative sta mettendo in campo - in previsione della data del 1 gennaio 2014 - per superare questo problema che vedrà' esclusi, gli studenti sammarinesi.
Dato che il comunicato della Segreteria alla Pubblica Istruzione afferma, inoltre, che:
"il grado di possibilità' di usufruire dei vantaggi offerti ai giovani dal progetto Erasmus for all dipende principalmente dalle scelte che verranno fatte in materia di maggiore integrazione europea" chiediamo:
- di conoscere la posizione del Governo rispetto al referendum in materia di adesione all'Unione Europea che, presumibilmente, si terra' nel prossimo autunno.
I Consiglieri del Gruppo UPR
William Giardi
Giovanni Lonfernini
Marco Podeschi
L'esclusione degli studenti dei Paesi non membri dell'Unione Europea o fuori dallo Spazio Economico Europeo - dal primo gennaio 2014 - al progetto "Erasmus for all" e' una indubbiamente una brutta notizia.
E' impossibile, infatti, pensare che i nostri studenti che - in grandissima parte frequentano università italiane - vengano tagliati di fuori da una importante opportunità in termini di formazione.
Cosi' come e' discutibile la posizione del Governo quando arriva ad affermare che il grado di possibilità' di usufruire dei vantaggi offerti ai giovani sammarinese dal progetto "Erasmus for all" dipenderà' principalmente dalle scelte che verranno fatte dal nostro Stato in materia di maggiore integrazione europea.
Se, quindi, il referendum sulla richiesta di adesione all'UE non dovesse essere bocciato ci sarebbero ricadute negative anche sul settore della formazione e dell'istruzione?
Ciò' sarebbe inaccettabile e lo diciamo a prescindere dal referendum stesso.
Ricordiamo che il tema dell'istruzione e della formazione erano, infatti, alcuni tra i punti qualificanti dell'accordo di cooperazione ed Unione Doganale siglato tra il nostro Stato e l'allora Comunità Economica Europea (CEE).
Peccato che, nonostante la validità' dell'accordo su questi punti, in oltre venti anni poco e' stato fatto in termini di negoziato e di risultati.
Si perderebbe soprattutto una grande opportunità' nata nel 1987 per opera della Comunità Europea con cui si sanciva la possibilità a uno studente universitario europeo di effettuare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università.
Dalla sua creazione si è giunti a mobilitare all'interno della comunità europea più di 2,2 milioni di studenti.
Attualmente più di 4.000 istituzioni universitarie di 31 paesi aderiscono al progetto.
In ragione di questo interpelliamo il Governo per conoscere:
- Quale e' la posizione del Congresso di Stato sui programmi di studio e di formazione promossi dall'Unione Europea;
- Quali iniziative sta mettendo in campo - in previsione della data del 1 gennaio 2014 - per superare questo problema che vedrà' esclusi, gli studenti sammarinesi.
Dato che il comunicato della Segreteria alla Pubblica Istruzione afferma, inoltre, che:
"il grado di possibilità' di usufruire dei vantaggi offerti ai giovani dal progetto Erasmus for all dipende principalmente dalle scelte che verranno fatte in materia di maggiore integrazione europea" chiediamo:
- di conoscere la posizione del Governo rispetto al referendum in materia di adesione all'Unione Europea che, presumibilmente, si terra' nel prossimo autunno.
I Consiglieri del Gruppo UPR
William Giardi
Giovanni Lonfernini
Marco Podeschi
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