Il console sammarinese a Londra deve dimettersi. Lo chiede Grazia Zafferani di Rete, che ha raccontato all'aula del Consiglio la disavventura di una sammarinese in vacanza studio nella capitale inglese. Disavventura ribattezzata dalla Zafferani la 'saga dell'ambasciata fantasma'. Derubata di passaporto e biglietto aereo, la ragazza avrebbe dovuto rivolgersi alla propria sede diplomatica per ottenere un visto di ritorno. Ma dell'ambasciata sammarinese nessuna traccia. Né una sede, né un numero di telefono. Il Consigliere di Rete racconta che da San Marino è stato il Segretario al Territorio Antonella Mularoni a prendere contatto con il console di Londra il giorno dopo. Il diplomatico era fuori città, quindi irreperibile. “Dovrebbe invece essere rintracciabile 24 ore su 24 in Ambasciata” - accusa la Zafferani – dato che il suo primo compito è quello di assistere e proteggere i cittadini sammarinesi presenti in un paese straniero”. La Segreteria agli Esteri non ritiene invece realistica la soluzione di un consolato onorario aperto 24 ore su 24. Non vuole sottovalutare il disagio, ma prima di esprimersi ed eventualmente intervenire con correttivi vuole capire come si sono svolti i fatti. "Anche perché – spiega il
Segretario Pasquale Valentini – la denuncia è avvenuta in sede di comunicazione in Consiglio e non negli uffici competenti". Non condivide le conclusioni della consigliera. "Prima – dichiara - bisogna conoscere come stanno le cose e come è organizzata la nostra rete consolare”. Gli incarichi di personale non sammarinese di carriera sono a titolo gratuito. “Questa non è però una giustificazione – continua Valentini – dato che se abbiamo queste reti dobbiamo fare in modo che funzionino.”
Monica Fabbri
Segretario Pasquale Valentini – la denuncia è avvenuta in sede di comunicazione in Consiglio e non negli uffici competenti". Non condivide le conclusioni della consigliera. "Prima – dichiara - bisogna conoscere come stanno le cose e come è organizzata la nostra rete consolare”. Gli incarichi di personale non sammarinese di carriera sono a titolo gratuito. “Questa non è però una giustificazione – continua Valentini – dato che se abbiamo queste reti dobbiamo fare in modo che funzionino.”
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