Il Consiglio Grande e Generale licenzia i nuovi incentivi per l'occupazione con 28 voti a favore, 21 contrari e un astenuto. In Aula è stato muro contro muro tra maggioranza e opposizione anche nelle dichiarazioni di voto. Rete e Civico 10 i più crtici. Questo, afferma Andrea Zafferani, è un esecutivo che quando pasticcia sui decreti li reitera, che non ha ancora individuato su quali settori investire per il futuro, che sembra voler prendere qualsiasi investimento, che dice basta lavorare a prescindere da tutele e diritti. La legge, sottolinea il capogruppo di Civico 10, non vale per l'emergenza. Anche quando l'economia potrà ripartire, gli imprenditori continueranno ad assumere manodopera precaria e a basso costo. Con questo provvedimento, afferma Roberto Ciavatta, si va ad aumentare la forbice nei confronti della Pa e si creano le condizioni per introdurre la figura del lavoratore povero. Si introduce la competizione sui bassi salari per le imprese, chi usufruirà di questi contratti, rimarca il capogruppo di Rete, potrà vendere prodotti a prezzi più bassi perché la manodopera sarà meno costosa. Non è accettabile il principio che lo Stato incentivi l'assunzione di persone e non lavoratori con la decurtazione del salario, aggiunge Tony Margiotta di Sinistra Unita che però percepisce anche alcune scelte positive, come la valorizzazione dell'entità che dovrebbe tutelare e promuovere l'assunzione dei lavoratori penalizzati, ovvero il Centro di formazione professionale. Difende il provvedimento la maggioranza con Guerrino Zanotti del Psd che sottolinea come, al di là delle polemiche, il fatto è che la disoccupazione giovanile non trova risposte dagli strumenti normativi attuali. Questo provvedimento non stravolge gli incentivi per il lavoro, li rimodula avendo un occhio per il bilancio dello Stato perché porterà risparmi per il Fondo degli ammortizzatori sociali. Per l'opposizione si va a sancire il lavoro sottopagato a San Marino, al contrario – sottolinea Zanotti - ribadisco che i provvedimenti sono temporanei, avviano i giovani all'attività lavorativa a tempo indeterminato, puntando sulla formazione. Ed è questo l'elemento su cui poggia questo progetto di legge.
Sonia Tura
Sonia Tura
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