Consiglio: Pier Luigi Zanotti presta giuramento in sostituzione di Carlo Franciosi
“Dimissioni irrevocabili – si legge – per superati limiti di età”.
La Reggenza legge la lettera in cui, dopo un impegno di 65 anni, Franciosi chiude con “la soddisfazione di aver contribuito a sconfiggere elettoralmente il sistema di potere che negli ultimi 30 anni ha inquinato le istituzioni e la società sammarinesi”.
Confida che la Magistratura porti a compimento il ripristino della giustizia, esorta gli amici di Repubblica Futura a proseguire nel rinnovamento ed augura agli avversari di minoranza di fornire contributi seri senza cedere ad indecorose ammucchiate.
Da tutta la maggioranza ma anche da Ps, Psd e dalla DC – in cui Franciosi ha iniziato la sua esperienza politica, parole di stima ad una persona per bene, dotata di ironia e intelligenza, rispettosa delle istituzioni, onesta intellettualmente, voce critica sempre puntuale.
Da RF, casa politica di Franciosi, il ringraziamento più sentito. Roberto Giorgetti ricostruisce il cammino del “consigliere con esperienza di più lungo corso, che ha visto sfilare eventi dal secondo dopoguerra ai giorni nostri”. Non manca anche una riflessione bipartisan sull'importanza di una riorganizzazione dei lavori dell'Aula le cui sedute consiliari sono diventate vere e proprie maratone, rendendole spesso incompatibile la vita politica con l'attività lavorativa.
Non è possibile – dice Giuseppe Morganti - che il Consiglio non sia più inclusivo. L'intensa programmazione dei lavori determina scompensi. Non va bene, perché rende poco efficace l'azione di chi ha compito di governare. Concentrare i lavori porta a definire con esattezza motivazioni e problematiche intorno alle quali il parlamento deve caratterizzarsi.
Mancini condivide l'importanza del regolamento consiliare, ma puntualizza: "non è solo con le regole che si ripristinano operatività e clima sereno. Serve un passaggio di maggiore responsabilità, soprattutto della maggioranza e la capacità di mettere sul tavolo i problemi, condividendo le scelte". Le dimissioni di Carlo Franciosi vengono accolte. Lo sostituisce Pier Luigi Zanotti. Segue un lungo elenco di dimissionari e relative sostituzioni.
Ben 4 quelli dell'Autorità Garante per l'Informazione. Alla presidenza c'è il passaggio di consegne fra Silvia Rossi e Andrea Albertini. Riguardo agli altri membri, vengono nominate Marina Forcellini in rappresentanza dell'opposizione e Laila Benvenuti per la maggioranza. Ancora nessuna indicazione dalla Consulta, invece, in sostituzione di Bianca Maria Toccagni. La nomina è quindi rinviata. Iro Belluzzi ricorda il dovere di pubblicare il finanziamento delle testate giornalistiche per accedere a provvidenze pubbliche. Si augura quindi che l'Autorità Garante possa adempiere agli obblighi di legge. C'è poi un problema di fondi. "Nel prossimo esercizio di bilancio - promette Marco Podeschi - cercheremo di dare risorse economiche all'Autorità per l'Informazione. Il problema dei fondi - ricorda - riguarda anche la consulta". La nomina del comitato di bioetica se da una parte evidenzia l'ottimo lavoro fatto in merito a macroquestioni particolarmente delicate, dall'altra riaccende l'attenzione sulle condizioni in cui versa l'Iss. Emmanuel Gasperoni sottolinea i risultati conseguiti nella medicina delle catastrofi e viene evidenziata la capacità di san marino di essere terra di elaborazioni di idee, entrando in terreno internazionale. In questo senso SSD ricorda il documento in materia di inclusione sociale. Denise Bronzetti e Gian Carlo Venturini accendono i riflettori sulle difficoltà dell'Iss, e invitano a promuovere un dibattito per verificare come stanno le cose nel settore sanitario e sociosanitario. “Dispiace che dopo dieci mesi di Governo – rileva la Bronzetti – non si sia ancora sentita la voce di Santi”. “L'attività della Segreteria – risponde Morganti - è in fieri per dare le risposte che i cittadini stanno attendendo. Molte difficoltà nell'iss -aggiunge - dipendono dalle scelte assunte dal paese nel campo della professione medica.”